Ordinanza in carcere per Cosimo Di Lauro. Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno notificato al primogenito di Paolo Di Lauro una nuova ordinanza di custodia cautelare nel carcere a Milano. Il ras è sotto accusa in qualità di istigatore e mandante dell’omicidio di Mariano Nocera, avvenuto il 2 settembre 2004 a Napoli nel rione Monterosa di Scampia. Nella circostanza, ad operare fu un commando composto da più killer, tra cui Claudio Salierno, fedelissimo della cosca poi ucciso insieme a Fulvio Montanino nel duplice omicidio indicato da più parti come quello che ‘inaugurato’ la prima faida di Secondigliano.
Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli con accertamenti tecnici svolti dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile e sentendo le dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia che hanno permesso di far luce sia sull’omicidio sia sui retroscena che determinarono il passaggio del gruppo criminale Abbinante dal clan Di Lauro al gruppo degli Scissionisti, allora capeggiato dal clan Amato-Pagano. Secondo i collaboratori di giustizia Nocera fu ucciso dai Di Lauro perché aveva a sua volta commesso un omicidio senza l’autorizzazione di Cosimo. Il clan chiese ai Di Lauro di risparmiarlo. Ma la tragica fine di Mariano Nocera fu anche uno dei motivi, non il principale, della rottura interna all’organizzazione criminale. Secondo Gennaro Notturno, di Pasquale Riccio e di Giovanni Piana non fu così. “Le cose sono cambiate”, disse Cosimo Di Lauro a chi gli chiedeva spiegazioni. Secondo Gennaro Notturno, ultimo in ordine di tempo dei collaboratori di giustizia di Scampia, fu Claudio Salierno a fare fuoco contro Mariano Nocera a settembre del 2004.