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mercoledì, Luglio 16, 2025
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CALCIO, SERIE C2: I GIALLOBLU’ TORNANO IN SERIE D. RETROCESSIONE «MATEMATICA»

Con la sconfitta subita contro la Carrarese nell’ultima esibizione interna al nuovo De Cristofaro, la sesta in diciassette gare e la diciottesima generale in campionato, finisce il calcio professionistico a Giugliano e la decennale proprietà di Donato Poziello. I tigrotti infatti, sono aritmeticamente retrocessi nei Dilettanti, un ritorno amaro dopo nove anni di C2. Nemmeno il carisma di mister Gargiulo, subentrato nell’occasione all’esonerato Porta, e la generosità messa in campo dalla squadra contro i toscani, hanno potuto nulla contro un destino beffardo e cinico fino alla fine. Il miracolo non c’è stato, e così per il Giugliano finisce un’epoca ricca di soddisfazioni e sfide memorabili. Una fine triste, amarissima, che ha strappato lacrime a molti protagonisti sia della vita societaria che del campo da gioco. Molti infatti, sembravano nutrire ancora speranze affinché tutto questo non accadesse, ma ora se ne faranno una ragione. Il film dell’ultima gara, giocata davanti a circa trecento anime, che pur coscienti di cosa li aspettasse hanno voluto essere là, sugli spalti, come ad assistere ad una persona cara nelle sue ultime ore di vita, racchiude in sé la fotografia esatta della stagione: Giugliano impotente davanti ad un avversario scarso, uno dei tanti affrontati in questa stagione balorda, che sciupa palle goal ad iosa e che si fa sorprendere in contropiede all’ultimo minuto, subendo un goal con un giocatore (Marzeglia) che prima liscia il pallone disorientando il difensore (Sileno), e poi fa goal solo perché la palla nel frattempo ha atteso il secondo e decisivo tiro. Come a dire, tutto va storto e così sarà sempre. Ma è bene chiarire che non si tratta di sola sfortuna, come sempre in questi casi gli errori ci sono e si vedono, ognuno ora darà la propria spiegazione di questo fallimento, come Gargiulo che individua unresponsabile con colpe maggiori: «Per me siamo retrocessi quando il presidente ha scelto Porta per sostituirmi e Bifulco per fare il mercato. Con me –continua l’allenatore giuglianese- siamo stati ultimi una sola volta, con Porta sempre. Prima di andare via avevo chiesto al presidente un centrocampista e un difensore per il mercato di gennaio, e non avrei mai fatto come Porta che ha accettato gente non pronta e non adatta. Spiegatemi a cosa è servito Caligiuri. Poi credo che uno come Chigou non bisognava farlo partire. Con me sarebbe rimasto». Gargiulo continua dunque nella sua polemica a distanza con Porta. Poziello invece, con maggiore saggezza smentisce in parte il suo allenatore: «Chigou? Meglio che sia partito, avete visto tutti come è andata con la Nuorese, ha giocato le prime gare e poi è finito in panchina, fino all’infortunio alla schiena che già lo tormentava qua da noi. Dispiace invece del fatto che mi sono fatto consigliare male quando ho preso Bifulco. Il rammarico maggiore sta nel fatto che ha sbagliato tutto nel mercato di riparazione. Anche se le colpe vanno distribuite comunque con altri. Non dimentico le promesse vane del sindaco, e i tifosi che sono scomparsi nel momento di maggiore difficoltà. Le mie colpe? Quelle di aver speso tanti soldi in dieci anni per poi subire insulti da alcuni pseudo tifosi per una retrocessione amara. Come se a noi tutti facesse piacere tutto quello che è successo. Credo che con la consegna del titolo sportivo al comune, che avverrà già da domani, finisce il calcio a Giugliano. Questa è una città in cui le poche cose positive stanno scomparendo tutte, una dietro all’altra. Fare calcio qua è un’utopia».