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lunedì, Giugno 17, 2024
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Accusati di ricettazione per aver aiutato un imprenditore di videopoker: 5 assolti a Frattamaggiore

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Assolti dopo 12 anni. Il GM Paolelli del Tribunale di Napoli ha messo la parola fine ad una vicenda che nasce nel settembre 2011 a Frattamaggiore a carico di ben 5 imputati. Nel corso di più ampie indagini della DDA, veniva intercettata una conversazione telefonica tra l’allora M.llo Iannini, capo di una sezione investigativa dei carabinieri di Castello di Cisterna, ed un soggetto  in “odore di camorra” per un altro processo che lo vedeva imputato, Vaccaro L. che si occupava di videogiochi.

Dal tenore della conversazione parve agli inquirenti che il maresciallo chiamava il Vaccaro affinchè questi gli procurasse una non meglio precisata “scheda”, che proprio per gli interessi operativi del Vaccaro, si ritenne che si trattasse di una scheda da utilizzare nei videopoker.

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Tale telefonata, sempre secondo la interpretazione investigativa, fu fatta al fine di agevolare il titolare di una sala giochi, Russo Salvatore, cui la G.di F. aveva appena sequestrato una macchinetta non collegata alla rete telematica.

Le indagini coinvolgevano 5 soggetti, il M.llo Iannini, i fratelli Vaccaro Antonio e Luigi che avrebbero dovuto procurare la scheda per il videopoker, nonché Russo Enzo e Salvatore gestori della sala slot, tutti accusati di ricettazione in concorso.

Il processo, iniziato ben 9 anni dopo i fatti, ha visto sul banco dei testimoni gli operatori della guardia di finanza che all’epoca condussero le indagini, tutti concordi nel riferire che alcuna scheda era stata sequestrata e che l’intera ipotesi accusatoria era stata fondata sulla “interpretazione” del contenuto della telefonata.

A tal punto è risultato indispensabile l’ascolto di tale intercettazione, e la trascrizione del suo contenuto, disposta dalla Dott. Paolelli che nominava perito trascrittore la Prof. Schettino di Napoli.

Nonostante numerosi rinvii, che avevano ormai posizionato il processo tra quelli destinati alla prescrizione, l’Ufficio di Procura non è stato in grado di fornire al perito il supporto audio affinchè si procedesse alla verifica delle frasi effettivamente pronunciale dagli interlocutori. A tal punto il Giudice, preso atto della mancanza della prova cardine di tutto l’impianto accusatorio, ha disposto la chiusura dell’istruttoria dibattimentale e pronunciato sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto.

Gli imputati erano difesi: Iannini da Giuseppe Tuccillo; i fratelli Vaccaro da Patrizia Tedeschi ed i Russo da Mauro Di Micco.

L’assoluzione dell’ex Maresciallo Iannini segue quella pronunciata a giugno dalla 3 Sezione del Tribunale per fatti del 2008 e 2012 dove pure veniva accusato da alcuni collaboratori di giustizia di peculato. Nelle more della celebrazione di questo processo anche i Vaccaro venivano prosciolti da ogni accusa.

 

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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