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Alla sbarra la cupola dei Di Lauro, sconti di pena in Appello: c’è anche il figlio di Ciruzzo ‘o milionario

Alla sbarra la cupola dei Di Lauro, sconti di pena in Appello c'è anche per il figlio di Ciruzzo 'o milionario
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Sconti di pena e conferme nella sentenza emessa ieri dalla Corte d’Appello di Napoli sul riciclo di soldi da parte di soggetti appartenenti al clan Di Lauro. Ridotta la pena a Salvatore Aldo a 3 anni e 4 mesi di reclusione; Giovanni Cortese e Salvatore Di Lauro a 10 anni e 8 mesi di reclusione; Antonio Silvestro a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Confermate le condanne in primo grado nei confronti di Vincenzo Flaminio,  Antonio Mollo e Aniello Scioro al pagamento delle ulteriori spese del presente grado di giudizio Revocata la misura cautelare della custodia in carcere in atto nei confronti di Aldo Salvatore e Silvestro Antonio e ne ordina l’immediata liberazione se non detenuti per altra causa.

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La sentenza di primo grado

Una rete di fiancheggiatori capaci di garantire la latitanza di Marco Di Lauro. Una rete fatta di fedelissimi capaci di portare avanti, in nome di ‘F4’, la gestione del gruppo del Terzo Mondo di Secondigliano. In primo grado il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Napoli aveva condannato il boss dei quartieri di Napoli di Secondigliano e Scampia, Marco Di Lauro, (in continuazione con un altro reato di associazione mafiosa) a 21 anni di reclusione. Il capoclan, detenuto al carcere duro, è stato arrestato a marzo 2019 dopo oltre un decennio di latitanza. Il fratello più grande, Salvatore, detto Terremoto, fu condannato a 12 anni di reclusione e anche per lui successivamente scatteranno i 3 anni di libertà vigilata. Altre condanne furono inflitte a Salvatore Aldo, 4 anni; Roberto Manganiello, 8; Francesco Barone, 8; Antonio Mennetta; Vincenzo Flaminio, 8; Salvatore Tamburrino, 10 anni sulla base della continuazione del reato; Antonio Silvestro, 8; Giovanni Cortese, 12; Antonio Mollo, 4; Aniello Sciorio, 4.

 

 

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