Tutto il mondo ha potuto ammirare la festa durata quattro giorni per omaggiare proprio la vittoria del quarto scudetto del Napoli, ma non è solo il calcio che appassiona il popolo partenopeo.
La città è strettamente legata ai numeri e ai giochi di carte, perché l’antropologia ludica di Napoli e dei Napoletani, ha radici profonde che risalgono all’Antica Roma e basta fare un giro a Pompei per scoprire tutti i segreti ludici più antichi.
Tra giochi di carte, slot machine online, Tombola, Smorfia e Lotto, uniti da una lunghissima tradizione, è possibile considerare Napoli come la capitale del gioco alla pari di Las Vegas, perché la tradizione popolare si unisce con l’innovazione tecnologica e diventa parte integrante della cultura partenopea.
Il gioco del Lotto e la nascita della Tombola
Non si può parlare di Napoli senza approfondire il suo legame con il Lotto, che entra a pieno titolo nella cultura popolare tra il XVII e il XVIII secolo, tanto da focalizzare l’attenzione del popolo fino a costringere le istituzioni ecclesiastiche a vietarlo durante le feste di Natale, perché destabilizza l’attenzione dei fedeli alla preghiera.
Ed è questa la scintilla che incendia la genialità del popolo partenopeo, perché iniziano proprio in quel periodo le riunioni familiari per giocare alla Tombola. Era il 1734 quando le cartelle, il paniere e i fagioli per coprire i numeri estratti, fanno la loro comparsa nel mondo e diventano uno dei giochi più famosi e apprezzati in città, introducendosi come tradizione iconica del Natale.
La Smorfia: l’interpretazione del mondo attraverso i sogni
Durante l’espansione del Lotto e della Tombola, viene studiata la cabala dei numeri e adattata alla cultura partenopea. Nasce la Smorfia, un termine che storpia il nome di Morfeo, antico dio del mondo onirico e si propone di interpretare e tradurre i sogni in numeri.
Ecco come il maiale diventa il 4, il Natale si traduce con il 25, il pazzo con il 22, la paura con il 90 e per ogni numero ci sono una o più interpretazioni, a seconda del sogno. La scaramanzia prende sempre più piede nella cultura popolare e anche i giochi di carte assumono sempre di più un valore antropologico importante.
I giochi di carte tra scaramanzia e strategia
Nascono i riti, le strategie e tutti i giochi di carte inventati a Napoli fanno il giro del mondo o influenzano altri giochi.
Un esempio pratico riguarda il Sette e Mezzo, che pare proprio abbia ispirato prima il 21 e poi il blackjack, ma anche la Briscola, la Scopa e il Tressette diventano giochi protagonisti dei circoli, dei bar e persino nel tempo libro nei parchi.
La scaramanzia partenopea viene sempre più fuori e si insinua nella cultura popolare, d’altronde, una città che vive sempre a rischio terremoti ed eruzione del Vesuvio ha creato un popolo che è pronto a vivere ogni momento della sua vita con gioia ludica.
Napoli come tema grafico dei giochi online: tra tecnologia e cultura popolare
Il legame con l’Antica Roma è sempre più solido, soprattutto dopo la scoperta della Pompei sotterrata dalla furia del Vesuvio circa due millenni fa.
Se l’antica tecnologia romana ha dato i primi segni nella zona di Napoli, oggi continua a vivere tra i giochi online e oltre ai temi storici sono presenti anche i protagonisti del calcio e le slot a tema Napoli con tutte le opere architettoniche più autentiche.
Non mancano dunque i giochi dedicati ai grandi napoletani adottati e puri, come le slot ispirate a Maradona, Totò, De Filippo e giochi musicali che richiamano le canzoni di Pino Daniele. Napoli è la città ludica per eccellenza, mentre Las Vegas può vantare circa un secolo di storia, la città partenopea gioca da duemila anni.