Era la notte tra il 5 ed il 6 Maggio del 2019 quando Arciello Salvatore, operaio della Tekra, morì in un tragico incidente mentre stava lavorando, durante la raccolta dei rifiuti, in via Antonio De Curtis a Marano. Una morte bianca, l’ennesima tragedia di chi scende per garantire un pezzo di pane ai propri figli e purtroppo non fa più rientro a casa.
Si è concluso il processo ordinario dibattimentale celebrato innanzi al Tribunale di Napoli Nord, in persona del Giudice Monocratico Dottoressa Antonella Autorino. A processo Tramaglino Alfredo, conducente dell’autocompattatore, difeso dall’avvocato Alberto De Vita.
Le persone offese, la moglie ed i due figli minori, si sono costituite parti civili e sono state difese dall’avvocato Luigi Poziello. La mamma ed il fratello dall’avvocato Nicoletta Esposito.
La compagnia assicurativa è stata difesa dall’avvocato Fortunato Prisco mentre la Tekra non ha nominato un difensore. Il pubblico ministero Dottoressa Manuela Massimo Esposito aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione. Il Giudice Antonella Autorino ha condannato Tramaglino Alfredo a 5 anni di reclusione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici. oltre il pagamento per i responsabili civili del risarcimento delle parti civili.
