Una laurea come simbolo di amore, forza e sensibilizzazione. Monica Stanco, giovane di Frigento, ha raggiunto un traguardo straordinario, conseguendo la laurea in Scienze biologiche presso l’Università degli Studi del Sannio. Ma il suo successo accademico porta con sé un significato ancora più profondo: un omaggio alla memoria di sua madre, Rosetta Calo, scomparsa prematuramente l’anno scorso a soli 50 anni, a causa del melanoma.
La tesi di laurea di Monica, intitolata “Melanoma: frontiere molecolari, patogenesi, diagnosi e terapie avanzate“, rappresenta un lavoro di divulgazione scientifica volto a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle forme di tumore della pelle più aggressive e ancora troppo sottovalutate.
Avellino, la laurea di Monica Stanco sul Melanoma
Nel suo elaborato, Monica ha trattato le ultime frontiere della ricerca, dall’immunoterapia alle nuove strategie diagnostiche, ma ha anche voluto lanciare un appello importante: prevenire il melanoma è possibile attraverso controlli regolari e buone pratiche. “È fondamentale che i giovani siano informati“. “È proprio nella fascia d’età più giovane che si registra una maggiore incidenza di questa malattia“, ha dichiarato a Il Mattino.
Secondo la neodottoressa, il melanoma, se diagnosticato precocemente, può essere tenuto sotto controllo grazie alle terapie innovative. Tuttavia, la consapevolezza su questa patologia resta bassa, come emerso da un sondaggio che Monica ha condotto tra i suoi colleghi universitari: più della metà degli intervistati si è dichiarata poco informata sui rischi del melanoma e sulle modalità di prevenzione.
Il percorso di Monica
Nonostante il dolore per la perdita della madre, la giovane ragazza ha trasformato la sua sofferenza in determinazione, facendosi portavoce di un messaggio di prevenzione. Lo ha dimostrato partecipando attivamente a eventi di sensibilizzazione come la Camminata Rosa, dove ha percorso le strade da Mercogliano ad Avellino portando con sé il Mezzetto di San Rocco, un simbolo della tradizione frigentina e un omaggio a sua madre.
“La mia tesi è dedicata a lei e a tutte le vittime di melanoma. Voglio che le persone sappiano come prevenire questa malattia e affrontarla con le giuste cure“, spiega Monica con emozione.