Home Cronaca Banconote false pagate al 30%: così l’organizzazione gestiva la vendita al dettaglio

Banconote false pagate al 30%: così l’organizzazione gestiva la vendita al dettaglio

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In attesa degli interrogatori di garanzia, restano 64 le persone di cui 51 in carcere, 12 ai domiciliari ed un divieto di dimora destinatari di ordinanza di custodia cautelare: sono accusati di associazione a delinquere e di produzione e spendita di banconote false con l’aggravante camorristica (clan Mazzarella) e dalla transanazionalità.

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C’è un episodio descritto all’interno dell’ordinanza, riguardante la messa in circolazione di
banconote contraffatte con protagonisti Luigi Castello (spacciatore di soldi falsi) e l’acquirente Gennaro Ioime. I fatti si svolgono all’interno del basso di vico Vetriera Vecchia, come accertato attraverso le conversazioni ambientali e ai filmati delle telecamere di sorveglianza installate con inquadratura sull’ingresso del basso.

Tre banconote false i cambio di 40 euro (buoni)

Nel primo pomeriggio del 26 marzo 2023, alle ore 15.20 circa, giungeva, a bordo di un motorino, inquadrato dalle telecamere, all’interno del basso, Gennaro Ioime, in particolare, il quale, in modo diretto, chiedeva a Luigi Castello la consegna di tre banconote false (20, il 50 ed il 100) il sodale voleva specificazioni sulla tipologia di banconota falsa da 100 euro desiderata, subito dopo chiedendo il pagamento: “cento nuovo o il cento vecchio? Dammi quaranta euro”. Intanto Ioime riceveva una telefonata dal suo commitente, tant’è che l’indagato chiedeva al suo interlocutore conferma sull’acquisto che stava effettuando:  “pronto, oh allora … un verde nuovo, un rosso e un blu piccolino” e Castello, dopo aver riepilogato l’ordine allora un pelè, un 100 e un 20”), chiedeva all’acquirente di tornare dopo dieci/quindici minuti: “Il tempo che li faccio prendere”.

E’ intanto O’ Nonno giocava a carte con o’ chiatto e champagne

Ioime, effettivamente, si allontanava e ritornava alle 15.35 per la consegna. Gravi, dunque, gli indizi a carico di Luigi Castello e dell’acquirente Gennaro Ioime mentre, al contrario, non si ritiene che la vicenda possa, con serietà, essere ricondotta anche a Ciro Di Napoli (“o’ Nonno”), il quale, intento in una partita a carte con Alfredo Festa (“o’ chiatto”), e Salvatore Savino (“champagne”), non emerge abbia avuto alcun contributo specifico nella cessione delle banconote contraffatte a loime.

Bancoonote false, misure cautelari per 64 persone

Il giudice per le indagini preliminari Rosamaria De Lellis ha disposto la misura cautelare del carcere per Domenico Filadoro, Luigi Castello, Enrico Filadoro, Gennaro Castello, Orsola Calise, Assunta Caiazzo, Ciro Muro, Luigi Carriola, Ciro Di Napoli, Teresa Federico, Rosario Minauda , Espedito Mazzocchi, Raffaele Filadoro, Mohamed Abdelaziz, Hicham Mouatassim, Antonietta Castello, Antonella Ciotola, Francesco Esposito, Rosa Fani, Giuseppe Filadoro, Gabriele Manzo, Maria Minei, Cristiano Molè, Ciro Piscitelli, Giovanni Pistillo, Massimiliano Vitale, Gennaro Amabile, Pasquale Capasso, Monica Nava, Salvatore Urzini, Luca Busiello, Alessandro Cervasio, Pasquale Ciprio, Giovanni Daniele, Mario Di Benedetto, Alfredo Festa, Andrea Gargiulo, Enrico Izzo, Salvatore Luongo, Mariano Ruggiero, Domenico Russo, Giuseppe Sorrentino, Ciro Tomassone, Angelo Trovato, Aldo Zaino, Gianluca Zambello, Mario Zambello, Marco Gambino, Giovanni Illuminato, Gennaro Ioime e Valerio Ripoli.

Ai domiciliari sono, invece, finiti Maria Allagrande, Vittorio Armens, Silvana Fierro, Salvatore Garofalo, Tonino Giordano, Francesca Marinelli, Gennaro Novaca, Vincenza Pistone, Salvatore Savino, Vincenzo Torricella, Marco Grieco e Carlo Onorato.

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