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Bimbo alla guida di una barca nel golfo di Napoli, è il terzo video in pochi giorni: “Moda pericolosissima”

Terzo video di minore che guida barca
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Si tratta del terzo video in poco tempo ed anche questa volta è un minore alla guida di un barca a richiamare l’attenzione di Tik Tok e di chi accusa questo gesto irresponsabile. Prima il video del bimbo di 5 anni alla guida della bara nel mare di Castellammare di Stabia, video per il quale la Capitaneria ha aperto un’inchiesta. Arriva pochi giorni dopo il secondo episodio di minore alla guida anche questa volta di una barca, anche questa volta alle spalle del piccolo vi erano adulti presenti, ma non intenzionati a fermarli.

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Minore alla guida di una barca

Arriva ora il terzo video che ritrae un minore alla guida di una barca, una “moda” irresponsabile che sta prendendo sempre più la forma dell’abitudine. Nel video il bimbo alla guida dell’imbarcazione è affiancato da un adulto intento a riprendere la scena. Già dopo il secondo video si ipotizzava una provocazione a seguito della denuncia al primo. Ciò che sorprende ancora di più, oltre all’insano gesto di mettere alla guida di una barca un bambino così piccolo, è anche l’atto di pubblicare la scena.

Quasi fosse un vanto o un modo per diventare “famosi” puntualmente il video viene pubblicato. Preoccupa la smania di “voler far vedere” senza però rendersi conto del pericolo al quale si sottopone se stessi e i piccoli “capitani”. Alla pari di un “trend” la triste moda dei minori alla guida di motoscafi viene ripresa e pubblicata per ottenere like e consensi.

Le dichiarazioni del Consigliere Borrelli

Anche il terzo video del minore alla guida di una barca è stato “denunciato” al consigliere BorrelliIl consigliere ha prontamente denunciato anche questo video alla Capitaneria di porto. “Chiediamo di individuare l’uomo ripreso nel filmato e di denunciarlo” specifica il consigliere. “Si tratta di una vero e proprio affronto alla pubblica sicurezza e alle Istituzioni le quali ora devono farsi trovare pronte ed intervenire” continua poi. “Devono essere condannati duramente e i loro figli devono essere sottratti a questi modelli diseducativi“. “Se oggigiorno c‘è un allarmante crescita della criminalità giovanile è proprio perché è mancato ai ragazzi un vero supporto educativo“. “Ora bisogna rimediare” conclude così il consigliere Borrelli.

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