Da questa mattina è in corso un’azione di polizia giudiziaria attraverso la quale le divise di piazza Matteotti stanno verificando l’esistenza di illeciti in relazione a edifici e attività commerciali nel centro del territorio del comune a nord di Napoli. Gli accertamenti sono in itinere Un’azione di polizia giudiziaria, ad opera della Polizia Metropolitana di Napoli, è in corso, da questa mattina, su presunti illeciti relativi ad abusi edilizi e attività commerciali al centro del territorio del comune di Villaricca.
In particolare, le divise di piazza Matteotti stanno verificando se alcuni immobili della zona – in particolare sei edifici, su cui stanno operando contemporaneamente – siano intestati o gestiti da soggetti riconducibili ai clan che agiscono nella zona. Gli accertamenti sono ancora in corso.
Le indagini del Corpo di Polizia della Città Metropolitana di Napoli mireranno, attraverso un esame documentale presso gli uffici tecnici del comune, a individuare tutte le responsabilità e gli eventuali collegamenti.
“Dipendenti comunali e parentele col clan”, così la camorra ha controllato il Comune di Villaricca
Il clan Ferrara-Cacciapuoti è riuscito a condizionare la macchina comunale grazie alle parentele dirette con alcuni dipendenti. Questo il dettaglio svelato dalla Commissione d’Indagine che ha condotto diversi controlli e verifiche anche sui dipendenti comunali del Comune di Villaricca, infatti, sono stati accertati rapporti di parentela e frequentazioni con elementi del clan locale.
Al momento l’ente villaricchese può contare su 58 unità ma la pianta organica comunale non prevede figure dirigenziali. Quindi a capo dei 5 settori comunali sono preposti, con un apposito decreto del sindaco, i titolari Responsabili di Posizioni Organizzative. L’Arma dei Carabinieri ha fornito utili elementi informativi sul personale dipendente che evidenziano i collegamenti con la criminalità organizzata.
Complessivamente la Commissione d’Indagine ha rilevato l’inconsistenza, l’insufficienza e la fragilità dell’apparato burocratico. La macchina comunale si è mostrata permeabile alle illecite ingerenze, compromissioni e condizionamenti esterni che hanno favorito i soggetti collegati ai vertici del clan del territorio. Riscontrata anche la strumentale inerzia degli uffici comunali che non hanno messo in campo le obbligatorie istruttorie antimafia.
Lo scioglimento del Comune di Villaricca è stato determinato dall’infiltrazione del clan Ferrara-Cacciapuoti nella macchina amministrativa. Queste è la prima conclusione riportata nella relazione della Commissione di Indagine che ha sancito la saldatura tra la camorra e l’amministrazione uscente guidata dall’ex sindaco Maria Rosaria Punzo: “Il clan egemone, da sempre, è storicamente presente nel territorio ed esercita un completo controllo in tutte le attività principali attraverso una continua e pervasiva presenza che non ha risparmiato la vita amministrativa dell’ente locale, condizionandone le scelte e gli indirizzi“.
IL CONTESTO CRIMINALE A VILLARICCA E NEL COMPRENSORIO DI GIUGLIANO
Il clan Ferrara-Cacciapuoti è storicamente presente nel territorio ed ha il completo controllo di tutte le attività principali attraverso una continua e pervasiva presenza. La sua egemonia criminale è segnalata nell’ultima relazione pubblicata dalla Direzione Investigativa Antimafia: “Il comprensorio di Giugliano fa rilevare la diffusa influenza dello storico clan Mallardo, componente di vertice nell’alveo dell’Alleanza di Secondigliano, con un ruolo di straordinaria centralità nelle dinamiche decisionali e strategiche del predetto cartello. Il clan, forte del prestigio acquisito nel tempo, continua a mantenere solidi legami familiari con i Contini, i Licciardi e i Bosti nella città di Napoli, ottime relazioni con i Nuvoletta, Polverino e Orlando di Marano, con i clan Ferrara-Cacciapuoti di Villaricca“.
“L’edilizia insieme ad altre attività criminali legate all’usura ed al traffico di stupefacenti rappresenta il core-business del clan egemone sul territorio, verosimilmente facilitato dalla contiguità con parte dell’apparato burocratico/amministrativo dell’ente“, segnala la Commissione all’interno della relazione sul Comune di Villaricca.
L’ARRIVO DELLA COMMISSIONE DI INDAGINE
A Villaricca nel dicembre 2020 si insediò la Commissione d’Indagine per verificare la sussistenza di collegamenti diretti o indiretti degli amministratori con la criminalità organizzata. Gli investigatori della Prefettura hanno evidenziato che: “Il Comune di Villaricca è stato sciolto per infiltrazioni e condizionamento della criminalità organizzata nel gennaio del 1994. Nonostante da tale data l’Ente non sia stato destinatario di ulteriori provvedimenti di rigore, risulta immutata l’influenza del clan omissis che non sembra aver abbandonato il filone della speculazione edilizia e del reinvestimento in attività produttive nel territorio comunale con la ‘partecipazione’ connivente della macchina comunale“.
LE PAROLE DEI PENTITI E LA SENTENZA
L’Organo Ispettivo ha evidenziato l’attualità di dichiarazione rese dal pentito omissis e delle conclusioni delle Autorità Giudiziaria: “Sia per quel che concerne i nomi delle società edilizie che ancora si ritrovano, per quanto con il ruolo di cedenti, nell’ambito di numerosi permessi di costruire rilasciati dal 2016 al 2020 dell’attuale compagine elettiva di Villaricca, sia per i nomi dei beneficiari di tali permessi, quali i omissis, omissis, omissis, omissis, omissis tutti legati da parentele con i sodalizi criminali“.
LA SENTENZA DEL 2021
La presenza del clan Ferrara-Cacciapuoti a Villaricca è dimostrata dagli atti forniti dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ulteriormente sancita dalla Corte di Appello nell’aprile 2021: “Quattro soggetti (omissis, omissis, omissis, omissis) sono stati dichiarati colpevoli dei reati associativi previsti dall’articolo 416 bis. Tale sentenza ribadisce l’esistenza dell’organizzazione camorristica, delineandole la genesi alla cosiddetta strage di Villaricca a seguito della quale iniziò l’ascesa dell’attuale compagine egemone”.
I COLLABORATORI DI GIUSTIZIA
Nei processi contro il clan Ferrara-Cacciapuoti è stato determinante l’apporto dei collaboratori di giustizia che hanno riferito di personaggi, strategie, operazione e attività del clan: “Aveva il controllo assoluto di tutto il territorio di Villaricca anche mediante il controllo di tutte le attività economiche”.
La sentenza del 27 ottobre del 2017 riporta le parole di un collaboratore di giustizia che testimonia il controllo totale del clan villaricchese: “Non vi è una aggiudicazione di gara né una costruzione né una realizzazione di qualsivoglia attività economia che non passi per il controllo dei omissis”.