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Blitz nella casa occupata da Roberto Spada, arriva la risposta: “È tutto ok “

Blitz nella casa occupata da Roberto Spada, ma lui risponde: "È tutto ok "
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I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno dato esecuzione a un provvedimento del Gip del Tribunale di Roma che dispone il sequestro preventivo di un appartamento sito a Roma (località Lido di Ostia), occupato abusivamente da una donna e dal suo compagno, quest’ultimo, Roberto Spada, è esponente di spicco della criminalità del litorale romano e già condannato – tra l’altro per la testata al giornalista Daniele Piervincenzi – per il reato di violenza privata, aggravata dal metodo mafioso.

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L’attività costituisce l’epilogo dell’intenso monitoraggio da parte dei reparti dell’Arma dei Carabinieri, avviato anche a seguito del deferimento della coppia all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato di energia elettrica mediante allaccio diretto dell’appartamento oggetto di sequestro.

LE ACCUSE

I successivi approfondimenti, condotti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ostia, hanno consentito di accertare che Spada e la sua compagna, oltre a sottrarre energia elettrica, non disponevano di alcun titolo che li legittimasse ad abitare l’appartamento, gestito dal Comune di Roma, maturando in tal modo un debito nei confronti dell’Ente pari a 43.355,56 euro per le indennità di occupazione non versate e pari a  11.063 euro nei confronti della società gestore della rete elettrica.

La coppia avrebbe ottenuto la disponibilità dell’immobile nell’anno 2006, a seguito di uno “scambio” concordato con la precedente occupante abusiva, la quale a sua volta si trasferiva in un altro appartamento offertole dagli indagati e da loro anch’esso illegittimamente occupato, operazione finalizzata presumibilmente a ricongiungere la coppia con l’originario nucleo familiare, dimorante nello stesso stabile. Così il Gip ha disposto il sequestro preventivo dell’immobile, finalizzato allo sgombero e alla restituzione al Comune per l’assegnazione, secondo le procedure previste dalla normativa.

LA RISPOSTA DI SPADA

Ieri è arrivata la risposta di Spada pubblicata su Facebook: “È tutto ok.. siamo ancora a casa e, insieme andremo avanti. Qualche guaio? Certo!.. ma so che, chi vive nella periferia, sa di cosa parlo: CONTRATTO DI LOCAZIONE INESISTENTE! Ovviamente avevo un contratto Acea e pagavo regolarmente le bollette (non le pubblico ma le consegnerò agli avvocati). Inviavo soldi con bollettini emessi da me, per affitto (documentabili). Oltre al danno la beffa, anzi ulteriore danno: è stato scritto il nome di mio figlio, MINORE, per un fatto accaduto.. VIOLAZIONE DEONTOLOGICA.. LUI sta affrontando, grazie a Dio, una messa alla prova in un ambiente sicuro. Un bel teatrino come sempre dai☺️ Rassicuro chi ci vuole bene, so che siete in tanti. Vi tengo aggiornati, grazie a chi ha mostrato interesse“.

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