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Bradisismo Campi Flegrei, slitta il sisma bonus. I sindaci: “Insisteremo affinché venga approvato”

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Nessun sisma bonus per mettere in sicurezza le abitazioni private nell’Area Flegrea interessate dai terremoti del bradisismo. Ogni valutazione di investimenti da parte dello Stato è rinviata a tempi futuri.

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I provvedimenti dello Stato

Il Decreto-legge sui Campi Flegrei riguarda il destino dei residenti nell’area rossa e prevede svariate misure. L’articolo 6 del decreto introduce la possibilità che nell’ipotesi di allontanamento dalle loro abitazioni a causa dei danni del bradisismo, i residenti flegrei finirebbero in altre località della Campania, sia pure temporaneamente.

L’organizzazione per i nuclei interessati dai terremoti del bradisismo

A organizzare il tutto sarà una squadra di dieci persone chiamata a coordinare gli interventi, sotto la guida del numero uno della Protezione civile nazionale. Quest’ultima sarà responsabile di un “allestimento di aree e strutture temporanee per l’accoglienza della popolazione, anche al di fuori del territorio della Città metropolitana di Napoli”.

Vengono autorizzate procedure di somma urgenza per l’allestimento delle strutture, mentre ai “comuni interessati” viene concesso di “provvedere anche in deroga alle destinazioni d’uso previste dai vigenti strumenti urbanistici”. La cifra stanziata per l’attuazione della procedura è di 4.050.000 euro per il 2023, ai comuni interessati all’accoglienza verranno direttamente trasferiti in totale 4 milioni di euro.

Attesa per il sisma-bonus

Diverso è invece per il sisma-bonus. Prima di conoscere l’entità degli aiuti dello Stato, infatti, bisognerà attendere la conclusione dell’ “analisi di vulnerabilità sismica dell’edilizia privata“. L’articolo 2 del decreto a riguardo è molto chiaro.

I commenti della politica

Antonio Caso, parlamentare del M5S lamenta: Dal governo sono arrivati solo no: no al sisma-bonus 110%, no al potenziamento della rete di monitoraggio; no all’aggiornamento dei piani di emergenza vulcanica; no all’analisi di vulnerabilità del patrimonio archeologico; no a un osservatorio permanente per monitorare edifici e infrastrutture“. Ancora più duro il Pd. Marco Sarracino, responsabile Sud del partito denuncia: “Incomprensibile la scelta di bocciare il super sisma-bonus che, tra l’altro, era stata avanzata anche dai sindaci del territorio di diversa estrazione politica. Evidentemente i residenti dei Campi Flegrei, per la destra devono arrangiarsi. Riteniamo inaccettabile anche il silenzio degli eletti nella destra di quel territorio“.

Maria Chiara Gadda, vicepresidente del gruppo di Italia Viva dice: “È un primo passo per riconoscere la specificità del fenomeno bradisismo e dei problemi collegati, ma mancano del tutto le risorse, perciò ci siamo astenuti”. E’ invece soddisfatto il relatore del disegno di legge, il leghista casertano Gianpiero Zinzi:Governo e Parlamento hanno messo in campo un impegno senza precedenti, sono state stanziate risorse per 55 milioni“. E poi una frecciata a De Luca: “Risulta non pervenuto, come fosse un turista svedese che atterra per la prima volta in Campania. Invece è commissario per l’emergenza da 8 anni“.

Il dissenso dei sindaci di Napoli, Bacoli e Pozzuoli

C’è una critica che arriva dai sindaci di Napoli, Bacoli e Pozzuoli: “Riteniamo sbagliata la scelta di non approvare il Sisma Bonus per i Campi Flegrei continueremo ad insistere affinché il Governo possa dare priorità a questo strumento necessario per rendere resilienti i Campi Flegrei al bradisismo. E per dare maggiori certezze di sicurezza a migliaia di persone. Gli emendamenti approvati al decreto 140 sono un nuovo importante passo per affrontare, in modo preventivo e strutturale, la problematica del bradisismo. Dall’assunzione di personale all’accelerazione sui lavori per realizzare le vie di fuga. Ma c’è ancora tanto da fare. Il Governo ed il Parlamento ascoltino fino in fondo le esigenze del nostro territorio.

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