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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Cambia il conteggio della busta paga: tutte le novità dal 2024

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Vengono rese ufficiali le novità prossime alle buste paga e alla decontribuzione. Tali procedure si attueranno a partire dal prossimo anno, si riferiscono alle aliquote dell’Irpef e riguarderanno in modo totalizzante la condizione economica dei lavoratori.

Nuove riforme sul lavoro

A partire da 2024 subentreranno, secondo la necessità di apporre nuove modifiche, alcune norme che sanciranno numerosi cambiamenti per i lavoratori dipendenti. Tali novità si concentrano sia sul fronte della riforma degli scaglioni a definizione delle aliquote Irpef sia su quello dello sgravio contributivo. L’intento è quello di ridimensionare il cuneo fiscale e aumentare l’incasso netto sullo stipendio del lavoratore. Per il momento Meloni conferma la riduzione da quattro a tre aliquote Irpef grazie ad un allargamento del primo scaglione. Al fine di ottenere maggiori specifiche riguardo alla riforma fiscale sarà necessario attendere una nuova Legge di Bilancio. Tra le novità considerate particolare attenzione è rivolta al tema busta paga e si concentra sull’ipotetica conferma di una flat tax al 15%. Questa si applicherà su straordinari, tredicesima e premi di produzione. Tali normative gioveranno lavoratori con redditi alquanto bassi, fino a 20.000 euro.

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La decontribuzione

Dopo l’attenta analisi che vede come oggetti di interesse l’influsso delle buste paga sui lavoratori; particolare rilievo è contrassegnato anche dalla decontribuzione. Questa secondo le emergenti regolamentazioni dovrebbe prorogarsi anche nel 2024 e dare l’agio ai lavoratori di beneficiarne come hanno fatto già durante quest’anno. Per decontribuzione si identifica quel processo di riduzione del versamento dei contributi dovuti da parte dei lavoratori mensilmente. Durante l’anno attuale, si specifica che lo sgravo fiscale, calcolato tra i mesi a partire da gennaio a giugno, ammonta al 2% per i redditi fino a 35.000 euro e del 3% per i redditi fino a 25.000 euro. Per quanto riguarderà invece i prossimi mesi da luglio fino a dicembre, al netto della tredicesima, la percentuale di riduzione sarà incrementata di un ulteriore 4%, per uno sgravio totale del 6% o 7%, a seconda delle casistiche.

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