Con la dott.ssa commercialista Giuliana di Caprio affronteremo i vari argomenti legati al mondo del lavoro e dell’economia.
Il primo argomento è quello inerente al regime forfettario
“Oggi tutti quelli che intendono aprire una partita iva pensano subito al regime fiscale piu vantaggioso, che secondo la tendenza del momento anche politica è il regime forfettario. Questo tipo di regime fiscale, negli ultimi anni ha avuto un grosso utilizzo soprattutto nelle piccole partite iva, perche non prevede applicazione dell’iva, fa risparmiare sui contributi inps e prevede una tassazione sui ricavi fissa pari al 5% per i primi anni e pari al 15% per gli anni successivi. Dal nuovo governo è stata aumentata la possibilità di accesso ad un numero maggiore di partite iva, perchè l’accesso a questa tassazione agevolata prevede una serie di parametri, tra cui il fatturato che non deve superare gli 85 mila euro secondo la nuova legge di bilancio. Ma esistono anche altri paletti che possono impedire a chi apre una nuova partita iva di accedere al regime forfettario, tra cui avere un reddito di lavoro dipendente superiore a 30 mila euro in un anno. Ceramente è vero che il regime forfettario prevede una tassazione che evita il cumulo con altri redditi, per cui se ho redditi da fabbricati o altro lavoro dipendente non cumulo i redditi con quello della mia attività profesionale o commerciale.
Ma è anche vero che come un abito non si adatta a tutti i corpi, questo regime non puo adattarsi a tutti i tipi di attività infatti esistono attività come il commercio ad esempio di articoli di abbigliamento che hanno un acquisti che vengono rivenduti e su cui viene applicato un margine, per cui se viene utilizzato il regime forfettario per questo regime si tassano i ricavi comprensivi dei costi. Mi è infatti capitato di trovare nuovi clienti che lamentavano che il regime forfettario aveva portato al pagamento di un carico fiscale eccessivo rispetto ai loro guadagni, andando ad esaminare la situazione abbiamo poi verificato che l’utilizzo invece del regime forfettario di quello ordinario riduceva la tassazione in quanto consentiva di dedurre i costi dai ricavi. Non sempre quindi quello che viene pubblicizzato dalla moda, ostentato come risparmio dalla politica puo essere maggiormente adatto alle imprese. Salvare le azienda dalla tassazione elevata è frutto di studio e di approfondimento e non puo’ essere demandato alla superficialità e alla moda.
Bisogna sempre affidarsi ad un consulente esperto, che dedichi del tempo ad ascoltarci che sia disposto a seguire la nostra azienda e che raccolga di noi tutte le informazioni necessarie per consigliarci il giusto regime fiscale, che non è detto che sia una Flat tAX O REGIME FORFETTARIO”
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