Processo di Appello per il narcos degli Amato-Pagano, Raffaele Imperiale. Il latitante che ha trovato rifugio negli Emirati Arabi in primo grado ha incassato la pena di 18 anni per traffico internazionale di stupefacenti. Ieri, i difensori di Imperiale hanno chiesto di ridurre, in Appello, la pena a 9 anni di reclusione poiché, secondo la loro tesi, l’imputato avrebbe collaborato per il ritrovamento dei due Van Gogh sottratti al museo di Amsterdam e nascosti in una cantina a Castellammare. La richiesta della difesa è stata accolta dal Procuratore Generale che ha riconosciuto le attenuanti proposte.
Diverso il discorso per Carmine Amato, figlio di “zia Rosaria” Pagano e Vincenzo Scarpa, considerato uomo di riferimento degli “scissionisti” in Spagna. Come riportato da Campania Crime News, per loro il “piemme” ha chiesto la conferma dei 20 anni di reclusione inflitti in primo grado nel processo celebrato con rito abbreviato.
Pena dimezzata per Mario Cerrone in virtù della sua collaborazione con la giustizia e condannato a 14 anni in primo grado: sette anni la richiesta per lui. Fondamentale il suo ruolo nella ricostruzione del traffico internazionale di stupefacenti e la rivelazione della rete di contatti e della logistica utilizzata da Imperiale.
Nel medesimo processo di Appello, sono stati chiesti otto anni per Gaetano Schettino, poco più di 7 anni per Mario e Vincenzo Iorio e per Carlo Musto.
