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Camorra. Il boss al braccio destro: “Per le minacce è meglio il ‘kalash'”. Le intercettazioni

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“Tu non devi andare con il fucile ma con il kalashnikov, perché con un colpo gli spacchi la vetrina”. E’ il consiglio che il boss della camorra casertana Salvatore D’Albenzio dà al suo braccio destro che di lì a poco dovrà andare a far visita ad un commerciante cui chiedere il pizzo.

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La conversazione, che dimostra la disponibilità di armi del clan, è stata intercettata dalla Squadra Mobile di Caserta nell’ambito dell’indagine della Dda di Napoli che ha smantellato con nove arresti per reati di associazione camorristica, estorsione e relativi ad armi e droga, la cosca capeggiata dal 49enne D’Albenzio, rampollo di una famiglia di camorristi da almeno tre generazioni; a Maddaloni D’Albenzio imponeva “la sua legge”, obbligando uffici e attività a rimuovere le macchinette per la distribuzione di caffè, snack e bevande e ad installare quelle facenti capo a società colluse con la cosca.

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