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venerdì, Marzo 29, 2024
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«Carpino era gestibile», le parole dei pentiti che inchiodano il sindaco di Marigliano

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«Luigi Esposito mi disse di far eleggere l’avvocato Carpino perchè era gestibile. Esposito mi disse che ci aveva già parlato e che gli aveva promesso che quando fosse diventato sindaco ci avrebbe dato la gestione del servizio di pulizia e giardinaggio del rione Pontecitra; Luigi Esposito disse che Carpino gli voleva dare 10mila euro in cambio dei voti che gli avrebbe procurato. Io dissi ad Esposito di fermarsi perchè dovevo parlare prima io con Carpino». E’ questa la dichiarazione di Cristiano Piezzo, ex ras della mala di Marigliano. Dichiarazioni che fanno parte del centro nevralgico dell’inchiesta che ha travolto Antonio Carpino, sindaco di Marigliano. Accusato di voto di scambio.

Le accuse contro Carpino

In un altro passaggio Piezzo ha chiarito quali furono le modalità di tale ‘scambio’:«Mi feci dare una prima tranche di 5mila euro da Carpino per attaccare i manifesti che distribuì a coloro che svolsero tale incarico. L’accordo con lui fu che mi avrebbe dato altri 5mila euro all’esito delle elezioni se fosse stato eletto, come ricompensa». In un altro verbale il pentito, per far capire agli inquirenti quale fosse il peso del clan, arrivò a dichiarare:«Mi chiedete se sono una sorta di Robin Hood della situazione? …Quando c’ero io a Pontecitra (il rione di Marigliano) funzionava tutto meglio e le persone erano contente. Quand’era nel rione, non ha mai permesso ad alcuno di compiere atti sbagliati…come manovre azzardate con l’autovettura oppure lo spaccio di stupefacenti davanti ai bambini».

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Il sindaco si difende

In sede di interrogatorio di garanzia, dinnanzi al gip Egle Pilla, il sindaco di Marigliano ha smentito le accuse. Carpino, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Francesco Picca, il  ha negato la presunta compravendita dei voti, l’accusa di avere promesso appalti ai clan attraverso la costituzione di una cooperativa di ex detenuti da costituire per agevolare l’assegnazione di determinati servizi comunali, come quello per la pulizia delle strade nel rione popolare Pontecitra. Rinchiuso nel carcere di Secondigliano Carpino ha affermato di
conoscere bene Luigi Esposito, detto ’o sciamarro (l’altro destinatario delle misure cautelari
emesse dal gip Egle Pilla) in quanto è stato per molti anni suo cliente (il sindaco Carpino è un avvocato penalista). A lui, e a tantissime altre persone, ha chiesto il voto, ha riferito durante l’interrogatorio di garanzia, nell’imminenza delle tornate elettorali alle quali si è presentato come candidato. Carpino avrebbe anche fornito alla Procura (che ora potrà, o meno, fare accertamenti) la sua spiegazione dei fatti in merito alle ragioni che avrebbero spinto i collaboratori di giustizia, uno in particolare, a rendere dichiarazioni di quel tenore sul suo conto. Accuse, a suo avviso, rese per ritorsione.

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