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Casoria. Tragedia alla ‘Leoncino Viaggi’, il titolare Annibale investito e ucciso da un dipendente

Casoria. Tragedia alla 'Leoncino Viaggi', il titolare Annibale investito e ucciso da un dipendente
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Questa mattina a Casoria i Carabinieri della locale stazione sono intervenuti presso una società di trasporti a via Martiri d’Otranto. Da una prima sommaria ricostruzione dei fatti pare che un dipendente della ditta (ha 31 anni) durante una manovra di parcheggio a bordo di un autobus della società abbia investito il titolare.

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La vittima, il 65enne Annibale Leoncino, è stata soccorsa dal personale del 118 e trasferito presso l’ospedale di Frattamaggiore dove è deceduto poco dopo. L’autobus, regolarmente assicurato, è finito sotto sequestro. La salma, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, sequestrata per la successiva autopsia. Indagini a cura dei carabinieri di Casoria.

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Venerdì scorso si è verificato un tragico incidente a Bruino, nel Torinese, dove Michele Marino della Novomeccanica di viale Ferraris è stato travolto da una putrella di ghisa che lo ha schiacciato dal bacino in giù. Il 32enne, originario di Torre del Greco, è morto per sindrome da schiacciamento dopo il trasporto con l’elisoccorso all’ospedale Cto di Torino.

Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della stazione di Piossasco e dei vigili di Bruino sembra che Marino stesse movimentando un blocco di materiali meccanici del peso di circa un quintale agganciato tramite una catena a una putrella. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Piossasco e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To3.

Chiediamo un impegno straordinario a tutti, dalla prefettura al sistema delle imprese per superare questa emergenza. – scrivono in una nota congiunta i sindacati Cgil, Cisl e Uil – . Si sono registrati 5 incidenti nelle ultime 48 ore in Piemonte e 7 morti dall’inizio dell’anno, in un territorio in cui operano solo 90 ispettori (più quelli degli Spresal), che lavorando in coppia effettuano singolarmente un centinaio di ispezioni all’anno. Dovendo controllare 120 mila imprese, è evidente che l’effetto deterrente di eventuali controlli è davvero minimo, come di una goccia nel mare – concludono i sindacati. L’emergenza riguarda tutti i settori e, nonostante gli appelli e gli impegni solenni, non accenna a diminuire”.

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