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Cenone di Capodanno, 96 euro a famiglia: “Tradizioni e prodotti a chilometro zero” 

Spesa media Capodanno
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Circa cento euro a famiglia questo il costo del cenone di Capodanno per le tavole italiane, a renderlo noto è un indagine Coldiretti/Ixè. Privilegiate le tradizioni regionali e i prodotti a chilometro zero. Una media di 96 euro a famiglia, si mantiene quindi simile alla media della spesa dell’anno scorso.

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Il costo di Capodanno 

Le indagini fanno anche sapere che la maggior parte degli italiani (l’88%) passerà l’ultimo giorno del 2022 e i primi festeggiamenti del 2023 a casa propria o di amici/familiari. Il restante invece trascorrerà il Capodanno in ristoranti o agriturismi. Cambia invece il numero degli invitati, si raggiunge quest’anno la media di 7 persone sedute attorno al tavolo. Ci sono alcune cose che però non cambieranno mai, come alcuni immancabili alimenti sulle tavole imbandite.

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La tradizione 

Primo della lista lo spumante, immancabile per brindare a ‘l’anno che verrà’ insieme con le lenticchie. Quest’ultime sono infatti considerate portatrici di ricchezza ma non sono gli unici “portafortuna” presenti nella tradizione italiana (e non solo). Per alcune famiglie sono immancabili a Capodanno anche i chicchi d’uva (portafortuna anche nella cultura Latina) e i melograni. Insieme con le lenticchie immancabile l’emblematico cotechino, una stima di Coldiretti sottolinea che sia servita la produzione di circa 6 milioni di chili di cotechini e zamponi. Presenti sulle tavole degli italiani anche varie specie di pesce nostrano.

La tendenza generale del cenone di quest’anno restano ancora le tradizioni italiane. A tavola si serve la cultura regionale con ragioni anche “storiche” che si manifestano sia nella scelta dei prodotti che nella loro simbologia. Importante per gli italiani a Capodanno anche la scelta del prodotto a chilometro zero. Il “patriottismo” nella scelta degli alimenti è motivato sia dalla maggiore qualità del prodotto, nel parere degli italiani, sia nel sostenere l’economia italiana in un momento così difficile. Il 53% degli italiani appartiene alla prima categoria mentre i sostenitori dell’economia sono il 39%.

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