La Procura di Napoli ha svelato un sistema criminale organizzato dai dirigenti medici Luigi Rinaldi, Margherita Tartaglia e Federico Amirante. I dottori avrebbero tessuto una rete formata da referenti di imprese funebri, faccendieri del mondo dell’invalidità civile, appartenenti a patronati, CAF ed agenzie private. Inoltre un’altra sponda sarebbe stata trovata nei dipendenti pubblici in servizio all’Ufficio Cimiteriale e all’ufficio Anagrafe del Comune di Napoli.
In particolare emergerebbe che i tre dirigenti avrebbero emesso, in cambio di somme di denaro specificate in un tariffario, diversi atti pubblici. In alcuni certificati il medico legale avrebbe constatato il decesso al domicilio del defunto. Invece l’intera documentazione sarebbe stata redatta, sottoscritta e consegnata agli impresari funebri dal medico legale direttamente negli uffici del Distretto Sanitario 24 di via Chiatamone.
Gli accordi tra medici e le imprese funebri
Come confermato dal Gip del Tribunale di Napoli, questo sistema avrebbe permesso ai titolari delle imprese di celebrare funerali in assenza dei presupposti legali. Le indagini dei magistrati avrebbero evidenziato che il sistema si fonderebbe principalmente sullo scambio di soldi tra imprenditori funebri, medici legali e dipendenti comunali.
Inoltre nell’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal Gip del Tribunale di Napoli, c’è uno scambio decisamente particolare di altre utilità tra il referente di un’impresa funebre, Gabriele Canzanella, e Tartaglia. Secondo un’intercettazione telefonica, captata nell’agosto del 2023, l’imprenditore avrebbe consegnato alla dottoressa dei piatti tipici della tradizione napoletana, cucinati da una sua familiare.
L’intercettazione telefonica tra Canzanella la dottoressa Tartaglia
TARTAGLIA: Wè Gabri.
CANZANELLA: Aspetta ti passo M.
TARTAGLIA: Grazie.
FAMILIARE CANZANELLA: Pronto.
TARTAGLIA: M. hai fatto un errore.
FAMILIARE DI CANZANELLA: Quale?
TARTAGLIA: Eh ti dico subito, da oggi in poi tutto quello che farai, il ragù, la genovese.
FAMILIARE DI CANZANELLA: Ahahah con piacere.
…omissis…
FAMILIARE DI CANZANELLA: E’ buona? ti è piaciuta?
TARTAGLIA: Madonna spettacolare.
…omissis…
TARTAGLIA: Tu quando fai pure il ragù, lo fai un poco in più? Io sono una persona per me va benissimo.
Il blitz dei Nas tra Napoli e Salerno
Stamattina è stata condotta un’operazione dei Carabinieri del NAS nelle province di Napoli e Salerno. Circa 300 militari hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip di Napoli nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura partenopea, nei confronti di 70 indagati, tutti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico e materiale, corruzione, e truffa aggravata in danno del Servizio Sanitario Nazionale.
Cinquanta euro per il certificato di morte naturale e settanta per il test del DNA in caso di cremazione. Sarebbe questo il tariffario della nuova frontiera del business del caro estinto, che oggi ha portato all’arresto, tra carcere e domiciliari, di 67 persone.
Inchiesta sui falsi certificati a Napoli, il medico: “Faccio 400 morti all’anno”