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sabato, Luglio 5, 2025
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Chioschi di Mergellina chiusi, nuova protesta dei gestori: “Non siamo abusivi né criminali”

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Nuova protesta questa mattina all’esterno di Palazzo San Giacomo da parte dei gestori dei chioschi di Mergellina, che stanno chiedendo strenuamente da due mesi la riapertura delle proprie attività chiuse dopo l’intervento della Procura di Napoli. A essere contestata, l’assenza di licenza per la vendita stanziale sulla zona del Lungomare. «Lo ribadiamo con forza a tutti quelli che ce lo imputano: non siamo abusivi, chiediamo al popolo dei social di smettere di accusarci di esserlo» affermano i promotori del nuovo sit-in.

Nel pomeriggio di giovedì è previsto un incontro tra una delegazione dei gestori, l’assessore al Commercio Teresa Armato e quello alla Polizia Municipale Antonio De Iesu. «Chiediamo una risposta al Comune e alla Soprintendenza rispetto alla definizione del progetto per la vendita a Mergellina» aggiungono i titolari delle attività commerciali che sperano in un pronunciamento favorevole da parte del Tar Campania al ricorso per la sospensiva del provvedimento di chiusura presentato dai legali, che potrebbe essere discusso nelle settimane successive alla pausa estiva.

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Parola all’avvocato

Proprio in relazione alla richiesta di sospensiva presentata al Tar Campania l’avvocato Italo Spagnuolo Vigorito, legale rappresentante dal punto di vista amministrativo, afferma: «Si tratta di una questione di lana caprina, a mio avviso. I gestori dei chioschi attualmente possono vendere solo in maniera itinerante dopo la scadenza dell’occupazione del suolo pubblico al 31 dicembre 2022, ma il Comune di Napoli ha detto loro dove stare e in base a quali parametri organizzare il chiosco». 

Su questo, aggiunge l’avvocato Spagnuolo Vigorito, «Il Comune ha rilasciato la concessione ai chioschi nei luoghi dove attualmente si trovano per vent’anni e poi gli ha dato accesso alle fognature, ha permesso l’allaccio alla corrente, all’acqua: come si fa a dire che sono autorizzati soltanto alla vendita itinerante?».

Il legale rafforza il concetto.  «Se il Comune stesse facendo un piano per via Caracciolo, lo capirei anche. Se si decide di cambiare il waterfront, alzeremmo le mani ma questo lo dovrebbe fare il Consiglio comunale e nonostante sia stato annunciato non è mai stato fatto. C’è stato un provvedimento del 2017 in cui si prorogavano delle concessioni di suolo pubblico sino al 2032, di cui hanno usufruito tanti chioschi a patire ad esempio da quelli del del parco Virgiliano. Perché -si domanda l’avvocato Spagnolo Vigorito – tale decisione non ha riguardato anche per i chioschi di Mergellina? Resta un mistero. L’unica spiegazione forse plausibile è quella dell’indagine in corso della magistratura penale? È un complesso meccanismo».

L’avvocato Italo Spagnuolo Vigorito conclude. «Potevano essere fatte delle multe perché dovevano vendere in modo itinerante e non fisso visto quanto accaduto, ma chiudere delle attività da un giorno all’altro e fare passare per criminali i gestori non è giusto».

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Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatino
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale e di cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per il quotidiano Roma, il più antico giornale napoletano, di InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore.
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