Nelle zone che non sono focolaio del virus “non si giustifica la chiusura delle attività scolastiche”. Lo ha detto il premier Conte alla Protezione Civile sottolineando che l’Italia è stata divisa in 3 zone: quelle focolaio, dove valgono le misure restrittive varate, un secondo livello “che si estende alle aree circostanti che presentano episodi da contagio indiretto” e un terzo livello che riguarda il resto d’Italia. E qui “sicuramente non ha ragione di esistere la sospensione si attività scolastiche”
“L’Italia, grazie al suo sistema sanitario d’eccellenza e ad una politica sanitaria di massima tutela e rigore, può mandare i suoi cittadini in giro tranquillamente”, ha detto il premier sottolineando che questo è “il messaggio che vogliamo mandare all’Unione Europea e al mondo”.
LA COMUNICAZIONE DELLA REGIONE CAMPANIA
A conclusione della riunione in videoconferenza con il Presidente del Consiglio, i ministri e i presidenti delle Regioni, sono state acquisite le direttive del governo anche in merito alle eventuali chiusure degli istituti scolastici e università e allo svolgimento dei concorsi. Su indicazione della Protezione civile nazionale, del Ministero della Salute e degli altri ministeri competenti, nelle regioni dove non si sono verificati casi positivi al coronavirus (come al momento in Campania) non esiste la necessità di bloccare la didattica. Non vi sono quindi da parte del Governo provvedimenti di chiusura di scuole e università che riguardano la Campania.
Domani, mercoledì 26 alle ore 16, presso l’auditorium C3 del Centro Direzionale di Napoli, è stata convocata dal Presidente De Luca una riunione con i prefetti e i sindaci per la condivisione delle Linee Guida nazionali e regionali.