venerdì, Agosto 15, 2025
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Clan Mallardo, Francesco ‘o marmular fatto fuori da Moraca: “Non ci servi più, arrivederci”

Il ruolo di primissimo piano assunto da Mauro Moraca all’interno del clan Mallardo si manifesta a forti tinte nella vicenda relativa all’estromissione di Francesco ‘o marmular dalle attività illecite che svolgeva per i Carlantonio, in particolare per la famiglia del defunto boss Feliciano Mallardo. A ricostruire la vicenda è il Gip nell’ordinanza che ha portato all’arresto di 7 persone, tra cui anche Moraca. “Moraca attivo nella lavorazione del marmo, risultava essere persona di fiducia di Michele Olimpio, a cui faceva da autista e inoltre svolgeva per lui una serie di commissioni e gli fissava appuntamenti con altri affiliati con cui doveva discutere”. Inoltre “rivestiva, all’occorrenza, il ruolo di mediatore relativamente a vicende di natura estorsiva e si occupava anche di raccogliere denaro per Olimpio, che poi effettivamente gli consegnava quando quest’ultimo giungeva a Giugliano per fruire dei permessi”.

Era anche molto vicino ai familiari del defunto boss Feliciano Mallardo. Secondo i magistrati dal settembre 2017 si occupava di raccogliere il denaro da inviare a Dubai dove il clan stava facendo degli investimenti finanziari.

Anche rispetto ad un altro ras, Francesco Napolitano, “era un vero e propriofactotum per la famiglia del detenuto, alla quale era legato da uno stretto rapporto di natura personale risalente nel tempo”. 

Da come emerge dall’inchiesta Mauro Moraca prende la decisione di ‘far fuori’ ‘o marmular dagli affari del clan. La decisione viene comunicata a Mallardo da Emmanuele Russo e il racconto viene fatto dallo stesso marmular: «Allora? Ieri venne Manuele a casa… dice: “Ha detto Mauro, tutte le cose che gli devi fare a lui, non gli fare più niente che se lo vede lui! Va bene così!” … “Ha detto pure i pub qua fuori se lo vede  lui, non ci servi più! Arrivederci». 

Moraca imputava a Mallardo la mancata risoluzione di tre questioni: la prima legata ad un recupero soldi di 200mila euro da un imprenditore nel rampo degli ascensori: la seconda vicenda correlata invece alla verosimile compravendita o affitto di locali commerciali, in particolare sulla vendita di un distributore di carburanti che aveva provocato contrasti con un altro reggente del clan Mallardo; la terza vicenda riguarda la riscossione di canoni di un pub, prima affidata a Mallardo e poi delegata a Russo.

Mallardo si lamentò per il trattamento subito, sostenendo che addirittura lo stavano isolando, facendogli terra bruciata intorno. Infatti lamentava che avevano “invitato” alcuni suoi “amici” che erano soliti frequentarlo, a non incontrarlo più.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma