È stata un’altra notte in sistemazioni di fortuna per gli 800 sfollati della Vela Celeste di Scampia. Nessuna delle 300 persone autorizzate al rientro ha ancora fatto ritorno a casa, sebbene il Comune ha garantito l’agibilità degli appartamenti e la riattivazione della fornitura d’acqua.
Crollo nella Vela Celeste di Scampia, nessuno dei 300 autorizzati ha ancora fatto rientro nelle proprie case
In 300 hanno dormito alla sede di Scampia dell’Università Federico II, dove nella giornata di ieri sono arrivate circa 150 brandine. Altri tra la parrocchia del don Guanella, in associazioni, da amici e parenti.
Il sindaco Manfredi ha assicurato che entro poche settimane quasi 800 persone potranno avere propria casa secondo un cronoprogramma che sarà stabilito appena concluse le verifiche dei tecnici.
Solo 31 alloggi sono totalmente inagibili, ma lo erano anche da prima del crollo.
Stasera alle 21 una fiaccolata dall’Università alla Vela Celeste in ricordo delle vittime
Stasera alle 21 è inoltre prevista una fiaccolata in memoria delle vittime dall’Università alla Vela Celeste. Una fiaccolata, organizzata dal Comitato Vele, che ricorderà le vittime, sarà vicina alle famiglie delle vittime e che servirà, inoltre, a reclamare lo spostamento dell’accampamento dalla Vela Celeste al parcheggio della sede di Medicina della Federico II, in quanto ritenuto più sicuro.
Questo il comunicato del Comitato Vele: “Stasera alle 21 ci ritroveremo in una delle nostre case, alla sede di Scampia della Federico II, costruita pietra su pietra grazie all’irreprensibilità delle nostre battaglie per raggiungere la Vela Celeste, per essere vicini a chi ha perso i propri cari. Sarà un momento importante per il nostro popolo, un popolo che in questo momento sta soffrendo certo ma anche un popolo che con dignità da sempre resiste e si fa portavoce delle istanze dei suoi figli, tutti.
Facciamo appello in tal senso al Prefetto, al Sindaco, alle istituzioni affinché l’accampamento della protezione civile sia spostato dalla Vela Celeste al parcheggio della sede della Federico II.
Tutti gli aiuti e i supporti possibili che in questo momento devono essere garantiti alla popolazione di Scampia devono esserlo laddove ci sono le famiglie, laddove in questi giorni chi è rimasto senza un tetto sopra la testa ha potuto riposare, mangiare, trovare rifugio dal caldo e dal dolore della tragedia di lunedì notte, restando al fianco dei propri familiari seppur nella sofferenza”.
E poi una critica rivolta al rettore della Federico II, Matteo Lorito: “Onestamente ci pare assurdo registrare da parte del rettore Matteo Lorito una preoccupazione circa la permanenza delle tende della protezione civile nel parcheggio dell’Ateneo da lui presieduto: l’università di Scampia, caro rettore, non è né un tempio accademico né tanto meno un ente privato. Questo importante presidio scientifico è arrivato nel cuore dell’area nord di Napoli grazie alla nostra lotta, grazie al coraggio e alla dignità della gente delle Vele: il minimo che le istituzioni a tutti i livelli possano fare è rendere la permanenza di chi non si sarebbe mai voluto trovare in questa situazione – poiché è da più 40 anni che ci battiamo per dignità, riscatto, lavoro, alloggi nuovi e sicuri – quanto più agevole possibile.
SCAMPIA MERITA RISPETTO!
Ci vediamo stasera alle 21 all’università per dirigerci tutte e tutti insieme alla Vela Celeste”.