Si continua ad indagare sul crollo della palazzina avvenuto domenica a Saviano, in seguito al quale sono morti una bimba di 4 anni, il fratellino di 6, la mamma e la nonna; estratti vivi un figlio di 2 anni e il padre. L’ultimo corpo ad essere estratto dalle macerie è stato quello dell’anziana. Si tratta di Autilia Ambrosino, l’80enne che ancora mancava all’appello. Nella palazzina in contrada Masseria Carlona abitava la famiglia Zotto: al piano rialzato Antonio Zotto, 40 anni e sua moglie Vincenza Spadafora, 41, con i figli Gennaro Rosalio di 2, Autilia Pia di 4 e Giuseppe di 6. Al primo piano la mamma di lui. Alle 7 e 05 la deflagrazione. Gli unici ad essersi salvati sono stati Antonio Zotto e il figlio più piccolo Gennaro Rosalio Zotto.
L’esplosione per una fuga di gas
Lo scenario sul quale si stanno concentrando le indagini della Procura della Repubblica di Nola è quello legato ad un’esplosione, avvenuta forse a causa di un guasto alla rete del gas, verificatasi nell’abitazione al piano rialzato della palazzina. Ad ogni modo, per arrivare a conclusioni significative servirà tempo: sono ancora diversi i passaggi da chiarire.
Ciò che è certo è che a scatenare le fiamme sia stata una fuga di gas propano liquido. Intanto il procuratore di Nola, Marco Del Gaudio, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo: senza iscritti nel registro degli indagati. Un’altra novità rilevante, che assume una certa rilevanza sebbene attenda la conferma di una dettagliata perizia, è che l’esplosione di gpl potrebbe essere partita dall’appartamentino rialzato: quello abitato dall’anziana. Si tratta di una ipotesi parzialmente suffragata da una prima ricognizione del corpo della donna, apparso completamente carbonizzato rispetto a quello delle altre povere vittime.
Ma prima di trarre le conclusioni decisive, occorrono verifiche. Anche ieri sono proseguite le operazioni di bonifica; ancora tanto il materiale di risulta presente. Va inoltre precisato che le modalità di soccorso hanno inevitabilmente alterato la scena del disastro. Solo quando la zona sarà totalmente libera dalle macerie, i vigili del fuoco potranno fare il sopralluogo decisivo utile a risalire a ciò che resta delle tubature interne del gas domestico.
La Procura ha, infine, nominato un perito che opererà solo quando ve ne saranno le condizioni. Disposto, come da norma, anche il sequestro delle salme sul quale verranno effettuate le autopsie.