Home Cronaca “Meglio l’iniezione letale che tumulato vivo”, Raffaele Cutolo parla dal 41 bis

“Meglio l’iniezione letale che tumulato vivo”, Raffaele Cutolo parla dal 41 bis

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“Meglio la pena di morte. Preferisco un’iniezione letale che stare come sto: tumulato vivo”. Il quotidiano La Repubblica ha riportato le recenti parole di Raffaele Cutolo, 78enne superboss della camorra rinchiuso al 41 bis carcere di Parma. Nei suoi oltre 50 anni di reclusione non si è mai pentito, nonostante gli appelli dei tanti. Come riporta il quotidiano nazionale ‘o Professore è ormai un uomo calvo e tremolante, che però smentisce ogni condizione critica: “Hanno detto che sto malissimo. Non è vero”.

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LA MORTE DEL NEMICO

Lo chiamavano il boss “dei due mondi”: e’ morto in ospedale, a Parma, Mario Fabbrocino, ritenuto tra i fondatori della ‘Nuova Famiglia’ e tra i nemici più acerrimi di Raffaele Cutolo. Fabbrocino, malato da tempo, era detenuto in carcere ininterrottamente dal 14 agosto del 2005. Stava scontando diverse condanne tra le quali una all’ergastolo per il duplice omicidio di Salvatore Batti e di Roberto Cutolo, figlio del boss Raffaele Cutolo. Originario di San Giuseppe Vesuviano, Fabbrocino era conosciuto negli ambienti criminali col soprannome di “‘o gravuna

 

 

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