Stamattina è stato conferito l’incarico per gli esami autoptici sui corpi delle tre di Roberto Abbruzzo, Margherita e Patrizia Della Ragione del crollo del ballatoio avvenuto lunedì sera nella Vela Celeste di Scampia. Gli accertamenti, che prenderanno il via a breve, secondo quanto si apprende, vogliono fare luce anche sulle posizioni che le vittime occupavano sul ballatoio al momento del cedimento.
Crollo nella Vela Celeste Scampia, 8 anni fa le prime segnalazioni di cedimenti: nominato il perito dalla Procura
La Procura di Napoli ha nominato il perito che si occuperà di effettuare le perizie nell’ambito delle indagini sul crollo a Scampia. Il fascicolo è nelle mani dei sostituti procuratori Manuela Persico e Mario Canale, della sezione “Lavoro e colpe professionali”, coordinati, al momento, dal procuratore aggiunto Sergio Amato. A capo della sezione infatti è il procuratore aggiunto Simona Di Monte.
Le indagini della Mobile sul crollo a Scampia
Intanto prosegue, da parte della Squadra Mobile di Napoli, l’acquisizione documentale e le verifiche finalizzate a stabilite se tutte le procedure che hanno interessato la struttura negli ultimi anni siano state correttamente eseguite, a partire dai controlli di staticità e dalla manutenzione.
Particolare attenzione, in queste ore, gli investigatori stanno riservando alla ricerca di eventuali segnalazioni di danni, come quella risalente al 2016 relativa ai rischi strutturali – in particolare sulle passerelle, a cui era esposta della Vela Celeste, evidenziati nel bando ‘Restart Scampia’, che potrebbero avere un collegamento con il grave cedimento di lunedì notte. Gli agenti del commissariato Scampia, intanto, stanno continuando nell’attività di escussione dei testimoni.
Secondo quanto emerge da un documento risalente al 2016, i rischi relativi alla situazione strutturale della vela celeste erano già stati evidenziati nel bando ‘Restart Scampia’ riguardante gli abbattimenti e la riqualificazione proprio della sola vela celeste. Nel documento si fa riferimento a “distacchi delle passerelle, con grave pericolo per i residenti”. “L’intera rete di collegamento pedonale tra i vari piani – si legge – è costituita da passerelle in acciaio e cemento armato posizionate nella parte centrale tra i due corpi di fabbrica paralleli…. struttura in uno stato di degrado dovuto a fenomeni di forte corrosione per la scarsa manutenzione che si è protratta negli anni”. Ieri, intanto, un nuovo sopralluogo della Procura di Napoli nella vela della tragedia: il sostituto procuratore Manuela Persico, magistrato in forza alla sezione “Lavoro e colpe professionali”, si sta occupando delle indagini insieme con il collega Mario Canale. L’area del crollo è attualmente sotto sequestro, su indicazione dei vigili del fuoco.