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Ecoballe, De Luca: “Ritardi non colpa nostra”. Poziello: “Via i rifiuti da Giugliano”

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Ulteriori 120.000 tonnellate di ecoballe che saranno rimosse dalla zona Asi in località Ponte Riccio. È l’annuncio del presidente della Regione Vincenzo De Luca, giunto stamattina nell’area industriale di via Salvatore Piccolo per parlare del progetto di eliminazione della spazzatura affidato, per questo lotto, alla società A2A di Milano. Ad attenderlo, all’esterno, alcuni manifestanti della Rete Stop Biocidio e del centro sociale Insurgencia che hanno pesantemente contestato il governatore ritratto, insieme al figlio, in sacchetti della spazzatura (pesante contestazioni anche a Pozzuoli dove altri manifestanti hanno lanciato i sacchetti durante la visita di De Luca all’ospedale La Schiana).

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«Si tratta di un’operazione storica – il commento del presidente della giunta regionale – Grazie ad una nuova legge regionale da noi approvata, non si realizzeranno i 3 o 4 termovalorizzatori di cui si è parlato tanto. Ciò significa: costruzione di altri 15 impianti di compostaggio per il trattamento dell’umido, bonifica delle discariche. Abbiamo fatto due gare, una per 370.000 tonnellate ed un’altra per 400.000 tonnellate, con dunque 800 mila circa di tonnellate da portare fuori Campania e quindi eliminate. Con questa prima filiera siamo al 22% di rimozione dei rifiuti». E poi, l’aggiunta di De Luca, «c’è la seconda filiera a Caivano per la rimozione di combustibile solido secondario, destinato alle cementerie o impianti elettrici. In questo modo rimuoveremo 2,4 milioni di tonnellate a Caivano, con la gara da espletare entro l’estate. Vi è poi un secondo bando di evidenzia pubblica in corso che riguarda altre 2,4 milioni di tonnellate per Giugliano. Questo secondo trattamento è per il recupero di materiale di riciclo. Il resto andrà a discarica».

Il vicegovernatore con delega all’ambiente Fulvio Bonavitacola si dice convinto che «l’azienda A2A rispetterà i tempi per la rimozione delle 120.000 tonnellate di rifiuti a Ponte Riccio, se non addirittura ad anticipare. Con il piano di recupero, parte dei rifiuti andranno in altre zone d’Italia e l’altra parte all’estero, in Nord Europa. I ritardi – la precisazione di Bonavitacola – non sono dovuti a noi ma connessi alle autorizzazioni internazionali. Andiamo avanti nel programma di rimozione di 5,7 milioni di ecoballe. Per recuperare la materia ci vogliono gli impianti, da realizzare dopo le opportune verifiche e autorizzazioni». Sul territorio giuglianese, l’area individuata è quella nella ex centrale elettrica dell’Enel. Sui 15 impianti di compostaggio da realizzare e sulle bonifiche, il vicegovernatore cerca di fare chiarezza. «Abbiamo avuto un rapporto proficuo con i Comuni. Sono in via di definizione le procedure per la progettazione esecutive, dopodichè partiranno le gare». Altro tema, le bonifiche: «Abbiamo definito un’intesa con Invitalia (la società 100% partecipata dal Ministero del Tesoro ndr.), individuando 10 siti prioritari. In alcune le caratterizzazioni sono state fatte, in altri bisogna ancora individuare le soglie di contaminazione».

 LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO

Un nuovo parco urbano da realizzare in zona Asi come simbolo di un futuro non più legato ai rifiuti. Il sindaco Antonio Poziello, nell’ambito della visita del governatore De Luca, fa riferimento ad un’opera da realizzare da qui ai prossimi anni, visto che si è ancora nella fase embrionale. «Avevamo chiesto alla Regione Campania un piano di riqualificazione di quest’area. La proposta – le parole del primo cittadino giuglianese – è quella di realizzare un parco urbano modificando il piano provinciale di coordinamento territoriale. In questo modo renderemo il posto vivo. Il masterplan può portare all’arriva di 1,5 miliardi di investimenti, ovviamente con i progetti da vagliare». Attenzione particolare alla fascia costiera dove, ammette Poziello, «la situazione dei rifiuti è stata spesso difficile. Per ciò che riguarda la raccolta differenziata nella nostra città, complessivamente, siamo passati dal 30 al 60% e possiamo essere definiti un comune virtuoso. Noi siamo anche quelli che s’oppongono al partito del termovalorizzatore, che di nuovo in questi tempi è stato evocato. Noi il termovalorizzatore non lo vogliamo e, con il piano messo in atto dalla giunta regionale, finalmente le ecoballe andranno via da Ponte Riccio. È la prima volta che si parla di portare altrove i rifiuti da qui anziché portarceli».

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