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Ecoballe, Porcelli risponde ai sindaci dell’area Giuglianese: “Sì al confronto”. Schiano presenta un’interrogazione

Scontro sulle ecoballe
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Un tema pregno di polemiche politiche, che trasborda i confini delle preoccupazioni per la salute dei cittadini residenti in un’area già martoriata dal punto di vista ambientale. L’idea di realizzare nell’ex centrale turbogas di Giugliano al confine con Qualiano un impianto di smaltimento delle ecoballe, ancora una volta, divide i rappresentanti istituzionali in due fazioni: i favorevoli e i contrari. A partire da chi, in teoria, fa parte dello stesso schieramento all’interno del Partito Democratico e del centrosinistra. Le parole proferite a Qualiano dal presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca in risposta all’intenzione dei sindaci di Giugliano, Villaricca e Qualiano e Calvizzano di ricorrere per determinare lo stop al progetto (seguito da un altro comunicato congiunto al vetriolo in risposta al governatore), sembrano non lasciare adito a dubbi sull’intenzione della giunta della Regione Campania di far sorgere l’impianto.

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Le parole di Giovanni Porcelli

Tirato in ballo dal primo cittadino di Giugliano Pirozzi in qualità di consigliere regionale del territorio Giovanni Porcelli, eletto in assise con Campania Libera ed ex sindaco di Mugnano si dice «pronto ad aprire subito un confronto con i sindaci, i parlamentari e consiglieri regionali dell’area Nord. In questo momento il nostro unico obiettivo deve essere quello di rimuovere le ecoballe da Taverna del Re. Deve essere una priorità di tutti, perché se fino a qualche anno fa c’era una classe dirigente che si girava dall’altra parte, e faceva finta di non vedere il problema per non affrontarlo, ora è il momento di risolverlo. Per me – aggiunge Porcelli – l’unico diktat in questa fase è eliminare le ecoballe. E su questo sono pronto a confrontarmi con tutti. Le soluzioni si ricercano insieme, confrontandosi. Non serve a nulla puntare il dito o lanciare accuse a destra e a manca».

Il consigliere regionale di Campania Libera riserva anche un pensiero sulle polemiche e sulle eventuali responsabilità politiche rispetto alla tragedia di questi anni nella Terra dei Fuochi. «Se andiamo alla ricerca delle responsabilità, allora dobbiamo tornare indietro nel tempo, quando in consiglio regionale sedevano altre persone e non certo io, eletto appena cinque mesi fa. O dovremmo addirittura tornare a quando qualcuno che oggi si professa contrario all’impianto, pensava di costruire un inceneritore. Ma la caccia alle streghe non mi appartiene. Nè tantomeno la polemica o lo scaricabarile: quello lo fa chi non riesce ad aprire un dialogo e trovare soluzioni ai problemi».

La posizione di Michele Schiano

Ma il tema solletica anche nel centrodestra. A parlare, in questo caso, è il consigliere regionale ed ex sindaco di Qualiano Michele Schiano Di Visconti, esponente di Fratelli d’Italia. «L’abbiamo detto più volte e lo ripetiamo: il nostro territorio dal punto di vista ambientale ha già dato da tempo, basti ricordare la presenza di un’area come quella di Taverna del Re. Si organizzi immediatamente un tavolo istituzionale per discutere del punto» coinvolgendo, nelle intenzioni di Fdi, il Ministero dell’Ambiente, del Territorio e del Mare; il Ministero dello Sviluppo Economico; la Regione Campania, la Città Metropolitana di Napoli, l’Arpac, le Asi di competenza; i rappresentanti dei Comuni. Fratelli d’Italia ha anche presentato un’interrogazione regionale da discutere alla prima assise regionale utile con il governatore De Luca e il vicegovernatore con delega all’Ambiente Fulvio Bonavitacola.

Nell’atto, che ricorda vari passaggi della travagliata storia della Terra dei Fuochi e sull’incidenza negativa ambientale in questi decenni, tra le altre cose si legge: “L’insediamento di ulteriori impianti di aziende che trattano e smaltiscono rifiuti speciali condiziona negativamente il rilancio e la valorizzazione del comparto agricolo’’ chiedendo perciò di “attuare il divieto assoluto di rilascio di ulteriori autorizzazioni per l’ubicazione sul territorio comunale di Giugliano in Campania e di tutti i comuni designati nell’area denominata “Terra Dei Fuochi di attività industriali di trattamento e/o smaltimento di rifiuti urbani, speciali e pericolosi e di attività industriali che utilizzano e/o producono sostanze pericolose per la salute umana, in attesa che vengano svolte le necessarie azioni di analisi dei livelli di inquinamento e di verifica dei pericoli per i cittadini’’.

Il Comune di Qualiano

Intanto il Comune di Qualiano ha scritto al presidente della Regione. Il presidente del Consiglio comunale Salvatore Onofaro ha inteso “esercitare il diritto all’accesso agli atti amministrativi ai sensi della normativa indicata in oggetto e quindi chiede ogni documentazione utile (indagini idrogeologiche, dispersione in atmosfera, eventuale inquinamento già esistente), atta a dimostrare gli interventi di riqualificazione delle zone interessate nell’area di Giugliano in Campania”.

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