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Boom di visite nei siti vesuviani, il sindaco di Ercolano: “Non cancellare le domeniche gratis”

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Folla di visitatori anche nella giornata di ieri nei musei e nei siti dediti alla cultura in Campania. Si ripete, dunque, il successo delle domeniche gratuite dedicate all’arte: oltre 22mila sono stati i visitatori ai siti archeologici vesuviani, che hanno fatto registrare nello specifico 22.518 visite.

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Affollata, come sempre, la prima domenica ad ingresso gratuito anche il Museo ed il Real Bosco di Capodimonte, a Napoli. Registrati 1.863 ingressi al Museo e 4.315 nel Real Bosco. Eppure, qualche settimana fa, il Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli ha annunciato che dopo l’estate saranno eliminate le prime domeniche del mese gratis nei musei.

La domenica gratuita nei musei

Il Decreto 27 giugno 2014, n. 94, in vigore dal 1° luglio 2014, stabilisce che ogni prima domenica del mese non si paga il biglietto per visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato. Oltre 480 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia accolgono liberamente cittadini e turisti per una giornata dedicata alla scoperta del patrimonio culturale nazionale.

L’annuncio del ministro Bonisoli e i motivi della scelta

Dopo l’estate elimineremo le prime domeniche del mese gratuite nei musei“. Lo ha annunciato il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, nel corso della sua vista alla Biblioteca Nazionale di Napoli, come riporta la Repubblica. “Le domeniche gratis – ha spiegato – andavano bene come lancio pubblicitario, ma se continuiamo così, a mio avviso andiamo in una direzione che non piace a nessuno. Per l’estate non cambia nulla, ma poi le cose cambieranno“. La gestione, nella sua visione, passerà ai singoli musei: “Ho ascoltato i direttori, registrando un’opinione unanime sulla necessità di superarle. Per questo motivo ci stiamo orientando nella decisione di abolirle. Lascerò loro maggiore libertà, se vogliono mettere una domenica gratuita non c’è niente di male, ma quando obbligo a farla non va bene“. “Penso ad esempio – ha aggiunto Bonisolia Pompei: chi ci va a novembre? Magari la prima o tutte le domeniche di quel mese si può aprire gratis perché non c’è tanta gente. Il problema è quando si viene costretti dal Ministero ad aprire la prima domenica di agosto, con migliaia di turisti stranieri che arrivano e pensano che gli italiani sono pazzi perché li fanno entrare gratis“.

Le critiche alla scelta, l’ira di Franceschini e Buonajuto

Idee, queste, non nuove: il ministro aveva annunciato la sua ipotesi di abolire le prime domeniche del mese gratuite già in Parlamento. Stavolta, però, è stato più esplicito e articolato nel bocciare il progetto che è stato uno dei fiori all’occhiello del suo predecessore, Dario Franceschini. Progetto che ha avuto sui grandi numeri molto successo, con un aumento di visitatori in tanti splendidi luoghi d’arte. “In questi mesi – ha scritto – ho scelto di non parlare del Ministero che ho guidato per 4 anni e di non commentare le scelte e i programmi del mio successore. Ma questa volta non posso tacere perché le domeniche gratuite non sono una cosa che riguarda me un fatto culturale e sociale che ha coinvolto circa 10 milioni di persone dall’estate del 2014 ad oggi, centinaia di migliaia da Sud a Nord ogni volta, gran parte delle quali è andata in un museo per la prima volta nella vita portandoci i figli o i nipoti. Perché smettere, Ministro Bonisoli? Ci ripensi. Le cose giuste e che funzionano non hanno colore politico. Non faccia pagare un desiderio di discontinuità politica alla cultura e agli italiani“. Poco dopo, con i giornalisti, è stato ancora più pungente: “Abolirle non ha alcun senso logico“.

Arrabbiato anche il sindaco di Ercolano:  “Grazie alla Domenica al Museo, negli ultimi tre anni e mezzo, migliaia di famiglie hanno potuto scoprire Ercolano e la sua storia millenaria – afferma il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto su un suo post su Facebook -. Grazie alla prima domenica del mese gratis, tanti visitatori ed anche tanti ercolanesi sono entrati per la prima volta negli Scavi e ci hanno trovato un mondo. In molti ci sono ritornati e sicuramente l’effetto è stato positivo, visto che dal 2014 a oggi i paganti sono aumentati di circa il 30%”. “Eliminare la Domenica al Museo – continua il sindaco – per noi che viviamo nella città di uno dei principali siti culturali d’Italia, significherebbe perdere tanto in termini di valorizzazione del nostro Patrimonio, ma anche la grave perdita di un valore concreto per il nostro territorio, così come possono testimoniare le attività commerciali che la prima domenica del mese vengono invase dai visitatori del Ercolano – Parco Archeologico.
Spero che il Ministro ci ripensi – conclude Buonajuto -: è rendendo sempre più fruibili la nostra Cultura, la nostra Arte e la nostra Storia, soprattutto nei luoghi in cui è più forte il disagio, che si potrà costruire un futuro migliore“.

La difesa di Bonisoli

A difesa del Ministro, invece, sono intervenuti i parlamentari M5S delle commissioni Cultura di Camera e Senato: “Il superamento dell’iniziativa, annunciato dal ministro Bonisoli già in sede di audizione in commissione, significa farsi carico delle criticità e individuare soluzioni più efficaci e razionali concordate insieme ai direttori delle strutture. Il metodo dell’ascolto e della partecipazione viene confermato, dunque strumentali e sterili appaiono le polemiche seguite all’annuncio“.

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