Oggi l’ex pallone d’Oro e campione del mondo, Fabio Cannavaro, compie 50 anni. Un traguardo importante che ha deciso di festeggiare in un famoso locale di Napoli: “Sarà una festa tranquilla, ho invitato un po’ di amici“, dice al Corriere della Sera.
Le parole di Fabio Cannavaro
Durante l’intervista racconta della festa, degli invitati e parla dei suoi progetti futuri. Una festa per “pochi” quella di Fabio Cannavaro; sono infatti 400 le persone invitate. Cannavaro racconta di essere un po’ preoccupato di aver dimenticato qualcuno: “Non vorrei fare gaffe“.
I 50 anni sono una data importante, l’età della serenità, racconta Fabio Cannavaro che continua poi ammettendo che ora vuole continuare ad allenare. “Ho fatto gavetta e carriera all’estero, sono stato in Iran, Arabia, Qatar, Cina, ho vinto e adesso vorrei tornare in panchina. Sono uno caparbio” dice.
“Perché non sto allenando? Perché sono tutti convinti che l’allenatore debba fare la gavetta in Italia, come se l’esperienza all’estero non contasse. Invece è fondamentale, ti apre la mente, ti forma” spiega Cannavaro. Parlando dei vari Paesi in cui ha allenato parla poi dell’accusa che viene più spesso additata ai calciatori dai tifosi: essere alla ricerca di soldi.
“Non facciamo gli ipocriti, è difficile dire no a tutti quei soldi. Ma in ogni caso è anacronistico continuare a pensare che l’Italia sia il campionato più difficile, la Premier League quello più bello. Il calcio è cambiato, e poi i giocatori hanno 10 anni di attività, non possono permettersi di dire qui sì e qui no” dice Cannavaro. “I soldi servono ma come mezzo. Non ti fanno felice, ma devono garantirti benessere. Compro e mi faccio regali, viaggio in business e non economy, per esempio” dice.
