Home Cronaca Faida Arzano-Frattamaggiore: ““Lo Stato deve intervenire”

Faida Arzano-Frattamaggiore: ““Lo Stato deve intervenire”

Faida Arzano-Frattamaggiore, un'altra pizzeria incendiata “Lo Stato deve intervenire
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La periferia settentrionale di Napoli si trova sotto il fuoco incrociato dei vari clan che si contendono il territorio a colpi di mitra, bombe e attentati. Mentre a Frattamaggiore tre pizzerie sono state vittima di una stesa, anche ad Arzano riesplode la faida del clan 167, guidato dai Monfregolo, in guerra aperta con i Cristiano, con a capo Pasquale “picstik” Cristiano. Picstik fu arrestato perché nonostante fosse agli arresti domiciliari aveva sfilato per le strade di Arzano in Ferrari per un corteo per la prima comunione del figlio. L’episodio fu denunciato anche dal Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli. Anche ad Arzano nella notte tra il 22 ed il 23 marzo c’ è stato l’incendio in una pizzeria ma in questo caso i titolari hanno precisato che non si tratta di dolo ma di un corto circuito.

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Stamattina c’è stato un tour della solidarietà, incontrando i titolari delle tre pizzerie di Frattamaggiore colpite dalla stesa, Pala Pizza, Anema&Pizza e Saporeat, nella mattinata del 25 marzo è stata nuovamente a Frattamaggiore per manifestare contro la camorra. “Lo Stato deve intervenire, non lasciando da solo chi deve fare i conti con i camorristi, le bombe e le stese, e ripulendo questi territori dai clan e deve farlo prima che ci scappi il morto, un’altra vittima innocente.

Non si può più permettere che la camorra tenga sotto scacco la cittadinanza e manovri la vita economica, sociale e politica. Servono interventi decisi e determinati. Mandiamo via, una volta per tutte, questa gentaglia che deve marcire in galera. “- le parole dei manifestanti.

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