Una famiglia di disoccupati costretta a vivere in un rione popolare nella provincia di Napoli. Sembra una storia di disagio sociale come tante e, invece, si tratta di tre persone che sarebbero riuscite ad incassare tra i 3mila e i 4mila euro al giorno attraverso la vendita di hashish e marijuana nella seconda scala del rione 219 di Brusciano.
Il 22 novembre del 2023 la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha inflitto un duro colpo ai Piacente-Rega disponendo l’arresto di 36 persone, accusate di far parte del clan egemone nella palazzine. Proprio dall’inchiesta della Procura sono emersi i dettagli sulla famiglia Solina sia in merito allo spaccio che sulla loro indebita percezione del Reddito di Cittadinanza.
SPACCIO E REDDITO
Dunque i protagonisti della vicenda giudiziaria sono Ilaria Cangiano e la suocera 75enne Enza Maurano, entrambe aiutate da Mario Solina, nonostante, lo stato di detenzione del 45enne nel Poggioreale. Infatti l’uomo riusciva a parlare con la moglie e con la mamma grazie ad un telefono nascosto nel carcere.
Cangiano organizzava i turni dei pusher e trovava i nascondigli per le vedette, inoltre, la 35enne pagava le settimane e sosteneva le famiglie degli arrestati pagando le spese legali. Al fianco suo fianco c’era Maurano che la aiutava nel confezionamento della droga e, talvolta, la sostituiva.
UNA FAMIGLIA INTERCETTATA
Diverse intercettazioni e una perquisizione domiciliare attesterebbero l’indebita percezione del contributo da parte della famiglia Solina. Il 6 giugno del 2021 Cangiano informò telefonicamente il marito sull’arrivo della tessera gialla e sui relativi 920 euro mensili, subito l’uomo le suggerì di usare quei soldi per fare una regalo alla figlia e di comprare qualcosa di bello anche per lui. Inoltre il 38enne commentò con la donna loro condizione economica: “Adesso sto facendo proprio il re”. Nel settembre 2021 i carabinieri di Brusciano perquisirono la casa della 75enne e trovarono 8200 euro in contanti nel comodino della camera da letto.
