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Traffico di droga, annullata sentenza per i narcos di Marano: si torna in Appello

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Sentenza annullata per diversi narcos di Marano. Questa la decisione presa dalla Corte di Cassazione che ha annullato la sentenza ripugnata nei confronti di Buono Giuseppe, Carbone Crescenzo, Marino Cosimo, Francesco Ruggiero (difeso dall’avvocato Nunzio Mallardo), Sorgente Antonio, Tafuri Benito e Tarallo Daniele con rinvio per nuovo giudizio alla Corte di Appello di Napoli.

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Francesco Ruggiero è il fratello di Antonio, la cui scomparsa dalla scena è oramai un caso acclarato di lupara bianca. Antonio Ruggiero, infatti, è stato ucciso nell’ambito della faida interna al clan degli Scissionisti tra il gruppo maranese legato a Riccio e quello di Melito e Mugnano.
Francesco Ruggiero (difeso dall’avvocato Nunzio Mallardo), invece, è stato arrestato nell’ambito del blitz che portò le forze dell’ordine a sgominare una vasta organizzazione dedita al traffico di droga. Secondo le indagini la droga partiva da Marano e da Secondigliano per sbarcare nella Piana del Sele e Battipaglia. Ogni venerdì il clan incassava le percentuali dovute dalla rete di pusher e, contestualmente, la distribuzione delle nuove partite di droga da immettere sul mercato. A chi si opponeva veniva riservata una punizione esemplare, con pestaggi e aggressioni, attuati da “picchiatori” specializzati. Ad insospettire gli agenti, negli ultimi tempi sarebbe stata l’alta percentuale di personaggi noti alle forze dell’ordine, che si recava in ospedale, al pronto soccorso, per farsi refertare, affermando di essere caduti o vittime di incidenti domestici. Emblematico, nella ricostruzione degli investigatori, il caso di una donna talmente impaurita che pur di saldare subito il conto uscì di casa per raggiungere Battipaglia nonostante la neve e una figlioletta ammalata.

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