Home Cronaca “Fratellino, non ci credo…”. Migliaia di messaggi social per Nicola Marra

“Fratellino, non ci credo…”. Migliaia di messaggi social per Nicola Marra

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Sarà l’autopsia a stabilire cosa abbia portato alla morte di Nicola Marra, il giovane napoletano di 20 anni scomparso tra sabato e domenica, dopo una notte trascorsa in discoteca a Positano (Salerno), e trovato senza vita in un vallone della località turistica della costiera Amalfitana.
L’esame autoptico – che sarà eseguito verosimilmente oggi nell’ospedale Ruggi di Salerno – potrebbe riavvolgere il nastro e fare luce su quanto accaduto. Secondo quanto accertato finora dagli investigatori, Nicola Marra ha raggiunto il Music on the Rocks di Positano insieme con due ragazze, conosciute appena qualche settimana prima. Forse aveva già bevuto prima di fare ingresso nel locale in quanto sono state trovate delle bottiglie nella sua macchina e sicuramente ha bevuto alcol all’interno della discoteca. Nicola appartiene a una famiglia benestante di Napoli, con ottimi voti all’università, un ragazzo senza problemi con un futuro davanti, spezzato da una tragedia che finora è senza un perché.

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È un profluvio di messaggi quello che compare su Facebook. Parole scritte sulla tastiera con il cuore e gli occhi lucidi da chi ha conosciuto e amato questo sfortunato ragazzo la cui vita si è fermata la sera del Sabato Santo, dopo una serata in discoteca a Positano. La memoria di Nicola Marra Incisetto resta scolpita nei post dei suoi amici, ma anche di chi lo ha soltanto conosciuto senza diventarne amico.

Simone: «Non amo l’esposizione pubblica di un dolore che è ancora troppo irreale da poter essere spiegato. Ma oggi se n’è andata una parte della mia vita, la più bella e spensierata: io e Nico siamo cresciuti insieme. Poi le nostre strade si sono lentamente divise, e ci hanno portato ad essere due uomini diversi: più riflessivo, pacato e banalmente noioso io; più folle, festaiolo, divertente e iperattivo lui. Eravamo gli opposti, ma per questo eravamo ancora legati, due visioni differenti dello stesso sangue. Ora se scrivo questo messaggio, è per ricordare che prima di tutto Nicola era un puro di cuore, un buono, e una persona fantastica con un potenziale immenso. Te ne sei andato troppo presto. Mi mancherai sempre».

Gianmaria: «Ciao fratellino mio a presto…».

Matteo: «Sei stato la prima persona che ho conosciuto all’università, mi hai regalato un anno fantastico. Eri un ragazzo che sapeva sempre cosa dire e cosa fare, in ogni momento. Sento già la tua mancanza».

Serena: «L’ultima volta che ti ho visto abbiamo passato una serata fantastica e indimenticabile. Riposa in pace. (seguono le icone del cuore).

Raffaele: «Fratellino, lasci in me un vuoto incolmabile che rimarrà per sempre. Mi manca il tuo wa gas a ogni cosa che ti raccontavo. Mi mancano gli inviti al calcetto, le serate a casa tua con gli spaghetti presi su JustEat guardando i programmi demenziali su Dmax, come le corse nella Golf di cui andavi fiero».

Simmy: «Persona fantastica, ragazzo eccezionale, uno dei pochi amici che ho trovato al liceo. Ciao Nico: avrei voluto fare altre partite con te, e soprattutto vorrei che quella birra non fosse stata l’ultima».

Gianmaria: «Manchi al cuore», e posta foto di tre studenti sorridenti (tra loro c’è Nico).

Pietro: «Ti ricordo piccolo, ti ho visto crescere dal maestro Silvano all endurance dal 2006al 2009 nel corso di karate. Non ci posso ancora credere. Riposa in pace Nicola.

Johnny: «Ricordo le sere d’estate quando venivi alla sala giochi del Jambé a Marina di Camerota. Ti ho voluto bene per la tua educazione ed umiltà. Non ti dimenticherò mai»

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