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Giugliano. Accusato di aver partecipato al filo di banca da 20mila euro, subito scarcerato Learco Iodice

Giugliano. Filo di banca da 20mila euro in via Frezza, fermato un terzo soggetto: è accusato di aver dato le informazioni ai rapinatori
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Fermo non convalidato ed immediata scarcerazione. Questa la decisione presa dal gip del tribunale di Napoli Nord nei confronti di Learco Iodice. I carabinieri della Compagnia di Giugliano gli avevano contestato il reato di aver partecipato alla rapina col filo di banca commessa lo scorso 16 ottobre in via Frezza. Secondo l’accusa avrebbe fornito ai complici le informazioni per poi compiere il colpo (un filo di banca da 20mila euro) che poi non fu portato a termine grazie all’intervento dei carabinieri. Ad incastrare Learco anche una serie di intercettazioni tra gli indagati. Ma il gip ha ritenuto insussistenti le prove a suo carico e nonostante il pm avesse chiesto la convalida, accogliendo la tesi dell’avvocato Michele Giametta, ha stabilito l’immediata scarcerazione di Learco. Inoltre presso la sua abitazione era stata effettuata anche una perquisizione che però ha portato esito negativo.

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A finire in manette in flagranza erano stati il 25enne Davide Porro di Giugliano (il passeggero) e il 26enne Alessandro Pastore di Qualiano (l’autista).

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I fatti accaddero in via Frezza, i militari notano due ragazzi a bordo di uno scooter. Indossano caschi e scalda-collo su quel mezzo che è anche senza targa, i carabinieri li seguono. I due sospetti rapinatori passano davanti a una farmacia, rallentano e guardano all’interno ma poi proseguono fino ad arrivare nei pressi di una tabaccheria dove decidono di fermarsi. Il passeggero fa per scendere e mette la mano sulla cintura, intervengono i carabinieri. L’auto “civetta” davanti allo scooter e i Carabinieri si qualificano intimando l’alt. I malviventi scappano e parte l’inseguimento tra sorpassi e manovre pericolose. Lungo il tragitto il passeggero lancia una pistola ma l’inseguimento continua fino a via Arco Sant’Antonio, all’altezza del cimitero, dove i Carabinieri riescono a bloccare i 2 e ad arrestarli.

Iniziano le perquisizioni e gli accertamenti: il passeggero indossa altri abiti sotto quelli visibili mentre l’arma lanciata viene recuperata: una pistola Beretta modello 34 calibro 7.65 con matricola abrasa e 5 colpi nel caricatore. A finire in manette il 25enne Davide Porro di Giugliano (il passeggero) e il 26enne Alessandro Pastore di Qualiano (l’autista). Sono già noti alle forze dell’ordine.

Le perquisizioni che si estendono anche a casa dei due permettono di rinvenire e sequestrare nell’abitazione di Porro un panetto di hashish e alcune dosi tra marijuana e altro hashish per un peso complessivo di 117 grammi. A casa di Pastore, invece, i Carabinieri hanno trovato un lampeggiante a magnete di quelli utilizzati dalle forze dell’ordineuna paletta segnaletica con gli emblemi della Guardia di Finanza, 5 colpi calibro 12, bustine e bilancini.

 

 

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