Home Cronaca Giugliano. Clan Mallardo, scarcerata la sorella del ras Michele Olimpio

Giugliano. Clan Mallardo, scarcerata la sorella del ras Michele Olimpio

Giugliano. Clan Mallardo, scarcerata la sorella del ras Michele Olimpio
PUBBLICITÀ

Scarcerata grazie alle argomentazioni dei suoi difensori. Ha ottenuto gli arresti domiciliari Pasqualina Olimpio, sorella di Michele, ras del clan Mallardo e per un periodo reggente della cosca di Giugliano. La decisione è stata presa dal gip Iagulli che ha pienamente accolto le argomentazioni dei difensori della donna, gli avvocati Leopoldo Perone e Antonio Russo. La Olimpio, che in primo grado aveva ottenuto una condanna a sei anni e otto mesi con la derubricazione da partecipe al clan a concorso esterno, farà così ritorno a Giugliano.

PUBBLICITÀ

La donna era stata arrestata nel blitz dello scorso anno che aveva decapitato il gruppo: dalle indagini emerse che il reggente del clan, durante i giorni di permanenza a Giugliano, organizzava summit con gli altri affiliati e gestiva i proventi delle attività illecite che confluivano in una cassa comune da cui gli affiliati attingevano denaro sia per il proprio sostentamento che per quello dei detenuti e delle loro famiglie. Lo stesso indagato, secondo le emergenze investigative valutate dal gip era, divenuto capace di aggregare attorno a sé una serie di affiliati per il tramite dei quali gestiva le attività criminali, in particolare le estorsioni ai cantieri edili, sia nel territorio cittadino di Giugliano che nei territori di Licola, Varcaturo e Lago Patria.

Il principale indagato, Michele Olimpio, già condannato alla pena di trent’anni per omicidio, stava momentaneamente scontando la pena in regime di detenzione domiciliare (motivata da ragioni di salute) in un comune del Piemonte ed era stato autorizzato a recarsi per alcuni giorni al mese a Giugliano per sottoporsi a cure odontoiatriche. Per giustificare la sua assenza in occasione di un controllo dei carabinieri nell’abitazione dove era ristretto in detenzione domiciliare, l’uomo aveva presentato un falso certificato medico scritto da un dentista

PUBBLICITÀ
Exit mobile version