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Giugliano, il progetto sull’adeguamento dello Stir divide la maggioranza: riunioni fiume per non perdere i finanziamenti

Giugliano, il progetto sull'adeguamento dello Stir divide la maggioranza: riunioni fiume per non perdere i finanziamenti
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Corsa contro il tempo per non perdere il finanziamento da 40 mln di euro per l’adeguamento dello Stir di Giugliano. Il confronto è aperto all’interno dell’Amministrazione, da due giorni sono infatti in corso riunioni fiume per sbrogliare la matassa che vede la maggioranza divisa sulla questione. Lunedì, infatti, scadrà il bando per l’accesso ai finanziamenti previsti nell’ambito del Recovery Plan, per gli impianti di Giugliano, Caivano e Tufino. Circa la metà sono destinati allo Stir di Giugliano, un impianto obsoleto che urge un ammodernamento. Con il revamping della struttura di Giugliano i materiali ‘nobili’ (ovvero di quelli che possono essere riciclati o reimpiegati in ambito civile o industriale) verrebbero recuperati attraverso un innovativo processo automatizzato che prevede anche l’ausilio della robotica, generando ricavi importanti oltre che una notevole riduzione dei quantitativi da smaltire e conseguentemente dei costi.

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In termini di flussi, l’intervento consentirà l’eliminazione dei conferimenti fuori regione e la riduzione dei conferimenti al termovalorizzatore di Acerra dalle attuali 300mila tonnellate annue medie a circa 186mila (se non si procederà anche alla produzione di Combustibile Solido Secondario) o addirittura a meno di 120mila (in caso di produzione di CSS per i cementifici).

Un progetto, questo, ben conosciuto dall’assessore al Comune di Giugliano Giuseppe Cozzolino, che in qualità di ex direttore della Città Metropolitana ha contribuito alla sua stesura.

Nel programma sono previste nuove linee per il trattamento di carta, cartone e plastica. E fin qui nessun problema in maggioranza. Il problema è sorto su un’autorizzazione, rilasciata da Regione e Città Metropolitana alla Sapna pochi giorni prima dell’insediamento dell’Amministrazione Pirozzi, riguardo il trattamento dell’umido. E’ prevista la lavorazione non solo della frazione umida tritovagliata (Fut) ma anche della frazione organica stabilizzata (Fos). L’obiettivo è quello di ridurre il più possibile l’indifferenziato ed arrivare anche ad un abbassamento della tassa sui rifiuti.

I dubbi sul progetto 

Una parte della maggioranza, composta da M5S, Polis e Repubblicani, ha però paura che arrivi a Giugliano un carico eccessivo di umido dall’esterno nell’impianto Stir di Giugliano, città già vessata da tanti impianti, come la Castaldo che tratta lo stesso tipo di umido. Per questo i grillini, anche attraverso il vicesindaco ed assessore di riferimento, Anna Savarese, hanno chiesto garanzie per il territorio ed evitare un altro carico ambientale per una zona già troppo vessata, anche alla luce dell’emendamento fatto approvare in Parlamento dalla senatrice Castellone. L’assessore Savarese, favorevole alll’impiantistica, ha illustrato nel dettaglio il progetto ai consiglieri di riferimento, ma al momento restano perplessità, condivise anche da altri esponenti della maggioranza, soprattutto riguardo il tipo di impianto anaerobico. Domani è prevista una nuova riunione in seno alla maggioranza per bloccare la matassa. Il tempo stringe e la possibilità di perdere questo finanziamento per il revamping dello Stir di Giugliano è sempre più concreta.

 

 

 

 

 

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