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giovedì, Aprile 25, 2024
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Giugliano. Via S. Caterina, lavori nella voragine. I residenti: “Rifare l’intero tratto”

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Nel corso della giornata di ieri ci sono stati ulteriori cedimenti nei tratti già crollati con conseguenze sui sottoservizi.
Si è reso quindi necessario realizzare un bypass alla condotta del metano ed interventi su rete idrica ed elettrica.
Sul posto Polizia Municipale e Volontari della Protezione civile, dell’Associazione Volontari dei Vigili del Fuoco e dell’Associazione nazionale Carabinieri. Stanotte il cantiere è stato sorvegliato da due pattuglie della Municipale.
Le varie ditte di manutenzione hanno lavorato fino a tarda notte e stamattina hanno ripreso alle prime luci.
“Abbiamo aperto una strada provvisoria, mettendo in comunicazione Via Santa Caterina-tratto crollato con Via Oasi Sacro Cuore, realizzando una congiunzione provvisoria tra Via Moscati est ed Ovest” – dichiara il sindaco Poziello. “La ditta di manutenzione stradale stamattina ha anche abbattuto una serie di recinzioni in muratura, consentendo l’accesso a proprietà private che sono state occupate con Ordinanza sindacale per consentire la realizzazione di nuova viabilità alternativa a quella crollata e a quella interdetta.
Si sono interdette nuove aree (i 40 matti che si era già annunciato andranno demoliti) e si stanno studiando, nelle more della realizzazione dello scatolare in cemento armato che sostituirà il collettore crollato, sistemi di contenimento delle acque”.

“I cittadini e gli esercenti di via Sant. Cat. Da Siena, apprezzano quanto programmato per il ripristino del
collettore collassato”, annuncia il portavoce Geom. Francesco Parisi, “inoltre, manifestano la loro
preoccupazione dovuta alla criticità, causata dai precedenti lavori eseguiti non a regola d’arte, lungo tutto
il tratto del collettore, pertanto, auspicano il rifacimento complessivo, per garantire la piena salvaguardia
fognaria ed incolumità dei cittadini. L’ulteriore crollo di ieri, dell’altra spalletta laterale costituita da vecchio tufo e cemento non armato – continua Parisi –  conferma ancora una volta, la precaria tenuta del collettore, quindi nessun’ altra indagine serve per accertare e garantire la solidità di tutto il tratto interessato”.

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