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venerdì, Luglio 4, 2025
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I brasiliani spadroneggiavano nell’ufficio anagrafe di Villaricca, c’era l’accordo con i dipendenti

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[nextpage title=”I suggerimenti dal Comune di Villaricca”]Due cittadini brasiliani avrebbero spadroneggiato nell’ufficio a Villaricca grazie alla complicità di due dipendenti comunali. Dalle intercettazioni emergerebbe che Silmara Fabotti, detta Mara, avrebbe negli anni avuto strette relazioni con Alessio De Rosa e Alessio e Alessandro Di Vivo, rispettivamente funzionario e dipendente dell’ufficio Anagrafe di Villaricca. Entrambi avrebbero svolto la loro funzione pubblica al completo servizio della 42enne brasiliana, ingegnando anche sotterfugi per evitare i controlli da parte degli agenti della Polizia Municipale che non erano compiacenti.

[nextpage title=”Libero accesso agli uffici comunali”]Quindi i due dipendenti dell’Anagrafe avrebbero consentito al brasiliano Flavio Alan Yogui, braccio esecutivo della donna al Comune, di accedere liberamente agli uffici e alle postazioni informatiche presenti per poter lavorare personalmente alle pratiche d’interesse di Fabotti in cambio di soldi assicurando all’organizzazione sudamericana il loro contributo.

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Secondo le accuse della Procura di Napoli Nord gli impiegati dell’Anagrafe sarebbero stati alla completa mercé di Yogui, assecondando ogni sua richiesta e riuscendo a fronteggiare eventuali controlli nei luoghi di residenza da parte di un agente municipale. Avrebbero pure suggerito al giovane brasiliano, in occasione di un controllo domiciliare, di far trovare al vigile urbano una ragazza qualsiasi e di farlo eventualmente spaventare con un cane in modo da velocizzare la verifica.

[nextpage title=”Le intercettazioni”]I rapporti tra i dipendenti comunali e Fabotti sarebbero emersi anche dall’intercettazione del novembre del 2023.  De Rosaquesta straniera che gli facemmo quella pratica”, (…) poi aggiunge “a me disse che dovevo aspettare il mese di ge… dicembre, mi stai ca (…) Mara ma tu mi dicesti che (…) tu non mi hai mandato niente, ma magari dammi la…***” e allora Di Vivo avrebbe risposto: “A Natale, dacci la mazzetta, a Natale ce lo vediamo noi

Dunque le conversazioni intercettate fornirebbero le ragioni dell’agire illecito dei funzionari pubblici e, secondo l’inchiesta, i due sarebbero stati periodicamente ricompensanti direttamente da Fabotti. De Rosa e Di Vivo si sarebbero lasciati andare ad alcuni commenti in ordine ai tempi di pagamento della 42enne la quale, per l’occasione, avrebbe riferito loro di attendere il mese di dicembre.

[nextpage title=”Mai stati a Villaricca”]L’attività criminale ricostruita dalle indagini sarebbe stata finalizzata a far risultare residenti cittadini brasiliani, che in realtà non erano presenti a Villaricca, consentendogli di avanzare istanza per ottenere la cittadinanza italiana. L’organizzazione, diretta da due brasiliani Fabotti e Yogui, aveva 4 immobili in cui i cittadini brasiliani sarebbero stati falsamente residenti di volta in volta. Essenziale e costante sarebbe stato il contributo dei dipendenti comunali che, in cambio di soldi e di altri vantaggiosi regali, falsificavano gli atti, attestando false presenze al Comune di Villaricca e, successivamente, formando falsi certificati.

[nextpage title=”Le telecamere nell’ufficio comunale”]In particolare sarebbero stati falsificati i certificati di residenza e quelli di presenza sul  territorio villaricchese. Attraverso l’analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di telecamere video-audio, posizionate nell’ufficio anagrafe, sarebbe stato accertato come i dipendenti pubblici avrebbero consentito ai brasiliani di disporre degli uffici e degli strumenti informatici a loro piacimento in modo da seguire e orientare le pratiche di loro interesse.

Con queste accuse la Polizia Metropolitana del Gruppo Tecnico Operativo di Napoli ha dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli Nord, che ha disposto l’applicazione di misure cautelari nei confronti di 6 persone gravemente indiziate dei reati di associazione per delinquere, falso in atto pubblico e corruzione.

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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