giovedì, Luglio 17, 2025
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I cognati gestivano le scommesse e le slot per il clan dei Casalesi

I cognati gestivano le scommesse e le slot per il clan dei Casalesi. Oggi i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 9 persone gravemente indiziate dei reati di associazione per delinquere, esercizio abusivo di attività di giochi e scommesse e trasferimento fraudolento di valori, aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa.

L’indagine trova la sua origine nelle attività investigative svolte da parte dei
Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e Caserta,
finalizzate a riscontrare le dichiarazioni rese nel verbale di interrogatorio del 12 giugno
2020 dal collaboratore di giustizia Mario Iavarazzo, già affiliato di rilievo del clan dei
Casalesi della fazione Russo-Schiavone, nei confronti di esponenti della stessa consorteria criminale, con particolare riferimento agli indagati Raffaele Letizia e il cognato Pasquale Di Bona. 

L’inizio dell’indagine contro i ras delle slot

Raffaele  Letizia è risultato avere da sempre collegamenti con la criminalità organizzata e in particolare con il clan Schiavone-Russo. Gli inquirenti hanno dimostrato la prosecuzione di attività criminali a beneficio del clan dei Casalesi, da parte di Letizia, detto Lello, storico ras della fazione.

Le scommesse per il clan dei Casalesi

Scoperta dunque la raccolta abusiva delle scommesse per conto del clan dei Casalesi sia con l’installazione in tutto l’agro aversano di videopoker e slot machine non connessi alla rete informatica dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, sia attraverso l’organizzazione di scommesse clandestine su piattaforme telematiche, parimenti non autorizzate dalla predetta Agenzia.

Il gruppo ha progressivamente ampliato la rete di bar e di altri esercizi commerciali dove poter installare apparecchi e congegni da intrattenimento scollegati dalla rete telematica dell’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli, anche avvalendosi di prestanome.

Disposta la misura cautelare in carcere per Raffaele Letizia, Bruno Salzillo, Marco Alfiero, Vittorio Alfiero, Pasquale Di Bona, Antonio Vaccaro. Invece ai domiciliari Marco La Sapio e Vincenzo Vaccaro. 

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.