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mercoledì, Luglio 16, 2025
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“I poveri hanno più caldo”, a Napoli l’estate non è uguale per tutti

“Il caldo non è uguale per tutti”. Questo è lo slogan che da tempo portano avanti gli attivisti della Legambiente, che continuano a lottare contro il fenomeno della “cooling poverty”. A Napoli si è recentemente tenuto un loro flash mob per sensibilizzare la cittadinanza.

Il fenomeno del “cooling poverty”

Il cooling poverty, povertà di raffreddamento tradotto dall’inglese, è un fenomeno molto più comune di quello che si pensa. Questo descrive una situazione di terribile difficoltà che molte persone possono provare nel potersi rinfrescare durante il terribile caldo estivo. Sempre più persone infatti, per via della mancanza di infrastrutture adeguate e mezzi economici, sono sempre più a rischio. Sono numerosi infatti i malori che il caldo può causare se non combattuto adeguatamente. Se lasciato così, la povertà e il caldo possono creare un cocktail mortale per varie famiglie del nostro territorio e lasciarle a loro stesse fa crescere il senso di isolamento e alienazione della nostra società.

Il flash mob della Legambiente

Per sensibilizzare la cittadinanza su questo argomento, la Legambiente di Napoli ha organizzato un corteo e riprodotto un flash mob. Gli attivisti si sono ritrovati davanti alla stazione della Cumana di Montesanto e hanno esposto un gigante termometro che esponeva sugli estremi le scritte caldo sopportabile” e “ebollizione globale” . La protesta degli attivisti è che in realtà il caldo non è uguale per tutti. A Secondigliano per esempio, migliaia di persone sono molto più esposte ai danni del caldo rispetto ai cittadini del Vomero che possono contare su molte più aree verdi per rinfrescarsi e strutture nettamente migliori, senza contare ovviamente il gap economico dei due quartieri agli antipodi della città.