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I tentativi del gruppo autonomo a Villaricca e gli accordi con la mala di Qualiano, parla il pentito

D’ALTERIO Bruno
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Tra i pentiti che hanno rivelato i retroscena sul clan Ferrara Cacciapuoti c’è Vito Guadagno. Esponente di spicco del sodalizio camorristico Pianese – D’Alterio (il cui capoclan D’Alterio Bruno è anch’egli collaboratore), operante a Qualiano, ha manifestato la volontà di collaborare con la giustizia nel mese di settembre 2012, mentre era in stato di detenzione. Già nel corso delle sue prime propalazioni, oltre a tratteggiare le strategie criminali del clan, ha confessato la sua partecipazione in qualità di killer ad alcuni omicidi. Egli ha pure già riferito in ordine alla composizione del sodalizio, soprattutto dopo l’omicidio di Nicola Pianese e la scissione del gruppo legato a Paride De Rosa.

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Guadagno ha avuto anche rapporti con i clan di Villaricca, parlando degli stipendi e affiliati. “Quando parlo di affiliati, intendo dire che si parla di una persona che è stipendiata mensilmente dal clan. Vincenzo Ciccarelli si dedicava al settore delle rapine milionarie ed aveva il progetto di formare un gruppo indipendente, ciò non è stato possibile perché il clan Ferrara Cacciapuoti controlla tutto. Per realizzare il suo progetto, uscito dal carcere, Ciccarelli aprì un bar a Mondragone, sito sulla Domitiana proprio nel centro del paese dopo l’incrocio con il semaforo sostenendo che era rapinatore e non voleva essere comandato; al tempo in cui egli faceva le rapina girava su auto di grossa cilindrata come un Opel calibra nera; indossava molti bracciali d’oro, frequentava il bar del padre. Quando sono uscito dal carcere nel 2006, e nel 2007 mi sono affiliato al clan di Qualiano, andavo sempre a cercare i CICCARELLI, perché fosse contattato CACCIAPUOTI Luigi, proprio per discutere di problematiche relative agli accordi tra il clan d Villaricca ed il clan di Qualiano.

Io fungevo da collegamento ed il gruppo di Villaricca, proprio fondando sulla mia serietà, vinse le proprie remore ad incontrare D’ALTERIO Bruno e l’incontro ebbe effettivamente luogo nel bar sito proprio vicino casa mia a Villaricca. L’incontro ebbe luogo nell’aprile- maggio 2008 ed ebbe ad oggetto la conclusione di un alleanza tra il clan di CACCIAPUOTI Luigi e il clan di D’ALTERIO Bruno; in quell’occasione, però, CACCIAPUOTI Luigi tenne a specificare i termini di questa alleanza: egli non voleva sapere nulla delle questioni interne ai clan di Qualiano, anche se gli dispiaceva molto se Nicola PIANESE detto O’ MUSSUTO era stato ammazzato, ma che poteva contare sul suo clan, ovvero sul clan CACCIAPUOTI per qualsiasi necessità su Villaricca; egli tenne a precisare anche che Sarei stato proprio io che avrei fatto da collegamento tra il clan di Qualiano e quello di Villaricca.

L’accordo fu stretto in questi termini ed , infatti, è stato operativo; tra gli altri episodi ricordo la vicenda di un imprenditore di Villaricca che aveva avuto soldi dai D’ALTERIO e che poi aveva dovuto restituire ai DE ROSA; in questa occasione CACCIAPOUOTI Luigi non appoggiò LA richiesta avanzata da D’ALTERIO Bruno di sequestrare e costringere l’imprenditore a dare nuovamente la cifra a suo tempo consegnatagli da D’ALTERIO Bruno. In questo momento mi sfugge il nome dell’imprenditore ma posso precisare che è il titolare di un deposito di materiale edili e di camini sito in Villaricca sulla strada che collega Giugliano e Villaricca verso Qualiano”.

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