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mercoledì, Luglio 16, 2025
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La denuncia dei volontari al canile comunale di Napoli: “Cani trasferiti e morti”

Due cani sono morti e uno è stato ferito dopo il trasferimento dal canile comunale di Napoli La Collina di Argo al canile Recano di Giugliano in Campania. È la denuncia che arriva dai volontari della struttura di via Janfolla che, intanto, sono stati allontanati per “questioni burocratiche”. La situazione spinosa è stata portata alla luce da Fanpage che, grazie alle testimonianze dei volontari, ha ricostruito la vicenda.

Valerio aveva 14 anni e appena arrivato nel suo nuovo box si è lasciato morire di fame. Mino invece aveva circa 3 anni ed è morto a causa di un attacco cardiaco. Noa invece ha riportato gravi lesioni dopo essere stato inserito in box con altri cani maschi, con i quali si è scatenata la rissa.

I tre cani appartenevano un piccolo gruppo che a novembre è stato trasferito dalla struttura comunale di via Janfolla al canile Recano che ne ospita diverse centinaia. Un contesto molto diverso da quello a cui erano abituati gli ospiti della Collina di Argo, che al momento del trasferimento ospitava appena 50 cani. Gli ospiti a quattro zampe, fino a questa estate, erano curati e seguiti da 5 volontarie che li conoscevano da anni e che non avrebbero mai consigliato di spostarli.

La sospensione delle volontarie

Tra luglio e agosto 2024 però la loro attività, volontaria e a titolo gratuito, è stata sospesa fino a nuova comunicazione. Una sospensione motivata sulla carta dalla scadenza delle loro coperture assicurative, a cui però le volontarie dichiarano di aver sempre provveduto autonomamente. In questi mesi di stop i volontari si sono sottoposti a visite mediche ed esami, i cui risultati sono arrivati a novembre. “Dalle analisi non è stato trovato nulla che potesse impedirci di rientrare, e quindi ho chiesto perché ancora non ci fosse stato fatto sapere niente. La risposta a questa domanda mi è stata data a voce: non riuscivano a capire se le scarpe antinfortunistiche dovessero essere comprate da noi oppure no“, spiega una volontaria.

Nonostante la situazione paradossale si protraesse da mesi, i volontari hanno pazientato. Tuttavia, il trasferimento dei cani e la conseguente morte di alcuni di loro è stata la proverbiale goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno fino all’orlo. “Vogliamo capire se torneremo al canile comunale“, spiegano. “Ma soprattutto chiediamo che i 5 cani trasferiti al Recano tornino a via Janfolla, al fine di evitare ulteriori situazioni spiacevoli. Ci chiediamo chi abbia deciso questi trasferimenti e se succederà ancora“.

Per le volontarie però il problema non sta nella gestione del canile Recano, una struttura aperta ai volontari e ai cittadini. Bisogna, però, capire chi alla Collina di Argo ha deciso il trasferimento. “Le cose sono cambiate profondamente quando nella gestione è subentrata l’Asl Napoli 1 Centro“.

I cambiamenti portati dall’Asl Napoli 1 al Canile Comunale

Le cose, andando a ricostruire l’accaduto, sono in effetti cambiate da quando a marzo 2024 è stata stabilita la collaborazione tra Comune e il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asl Napoli 1 Centro, retto dalla dirigente Marina Pompameo.

L’Accordo interistituzionale fra Comune e Asl non si limita a trasferire la gestione operativa de La Collina di Argo all’azienda sanitaria, ma è volto anche allo “sviluppo delle aree limitrofe” attraverso la realizzazione di un programma “di contrasto al randagismo e di educazione alla corretta consapevole tenuta degli animali domestici“. Un progetto analogo a quello messo su carta tre anni prima, e mai compiutamente realizzato.

A seguito dell’accordo l’Asl Napoli 1 Centro sosterrà i costi della gestione degli animali, attualmente a carico del Comune, che si libera così di una spesa significativa.

L’Asl sta rivoluzionando un po’ tutto“, ammettono le volontarie. “Non abbiamo ancora capito se, a seguito degli accordi tra Comune e Asl, potremo operare come volontari autonomi oppure come associazioni. Quindi ci sono un po’ di differenze rispetto a come era in origine”.

Nel marzo 2024, subito dopo l’accordo, è stato pubblicato un bando rivolto a organizzazioni e associazioni appartenenti al Terzo Settore per forme di collaborazione a titolo gratuito nelle attività del canile e delle aree limitrofe. Per 6 mesi dalla pubblicazione del bando i volontari storici sono rimasti nella struttura. Per altri 3 mesi dopo la sospensione non è stata fornita loro alcuna informazione circa il loro futuro.

La garante per gli animali: “I volontari rientreranno in canile”

La morte di cani molto amati, rispettati e seguiti ha spinto i volontari a farsi sentire. Prima si sono rivolti al Comune e ai politici locali di riferimento con diverse pec, e soprattutto alla Garante dei diritti degli animali di Napoli, Francesca Rusciano.

La Garante spiega di essere intervenuta per sbloccare la situazione dei volontari e annuncia: “Rientreranno all’interno della Collina di Argo. Questa mattina sono stata al Comune proprio per chiarire la questione. C’è bisogno di aspettare dei tempi tecnici, ma contatterò i volontari appena possibile. Abbiamo anche risolto la questione degli scarponcini [scarpe anti infortunistiche n.d.r.]”.