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La figura criminale di Giuseppe Mele, dal gruppo delle Palazzine al ritorno nel clan Mallardo

La figura criminale di Giuseppe Mele, dal gruppo delle Palazzine al ritorno nel clan Mallardo
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Dal clan Mallardo alla scissione del clan delle Palazzine, ed ora di nuovo con la vecchia guardia. E’ una carriera criminale particolare quella di Giuseppe Mele, detto Pino, da giovane rapinatore e poi diventato affiliato al clan Mallardo. Nel suo curriculum criminale vanta diversi precedenti penali. L’ultimo arresto risale allo scorso 16 maggio, quando è stato arrestato insieme ad altri 4 soggetti per tentata estorsione ad alcuni cantieri della città di Giugliano. Estorsioni che sarebbero state effettuate, come accusa la Procura di Napoli ed i carabinieri, per conto del clan Mallardo. Eppure lui solo qualche anno fa aveva fatto la guerra contro quel clan che “lo aveva cresciuto”. Aveva infatti aderito alla scissione voluta da Michele Di Biase, suo figlio Aniello e Gennaro Catuogno, promotori del clan delle Palazzine. Scissione che è stata disarticolata dopo le repentine indagini delle forze dell’ordine.

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A seguito del processo, però, Mele è uscito assolto per l’associazione di stampo camorristico. Dunque resta in carcere ma solo per la condanna riferita alle rapine.

Chi è Giuseppe Mele

Da giovane, era stato arrestato per aver commesso una rapina in provincia di Treviso, insieme ad altri complici, durante la quale spararono ad un gioielliere che aveva cercato di reagire ad una rapina, ferendolo gravemente e costringendolo ad un lungo ricovero in ospedale. La vicenda, soprattutto nella zona dove avvenne il colpo, ebbe un  vasto eco mediatico.

Nonostante la condanna a 10 anni per il colpo in Veneto, poi ridotti a 7 anni in Appello, Mele era libero, perchè non si era mai recato nell’istituto a cui era stato affidato, ma era anzi domiciliato di fatto presso una sua zia a stretto contatto con l’ambiente malavitoso nel quale era cresciuto.

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