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Lasciano il ristorante perché la cuoca è nera, vergognoso episodio di razzismo in Sicilia

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Un ennesimo, brutto episodio di razzismo si è verificato nei giorni scorsi in Sicilia, precisamente ad Agrigento. Una donna, sulla sessantina, è entrata in un ristorante del centro insieme al suo compagno e, dopo aver dato uno sguardo al menù e aver chiesto alla cameriera se per caso la chef fosse “di colore”, si è alzata andando via dal ristorante dopo aver avuto risposta affermativa.

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La chef in questione è Mareme Cissè, di origini senegalesi e arrivata ad Agrigento nel 2012 per ricongiungersi al marito, e il ristorante “location” dell’accaduto è il Ginger People&Food. Cissè è un’abile professionista che ha vinto diverse competizioni aggiudicandosi anche il titolo di campionessa mondiale di Cous cous.

Vanno via dal ristorante perché la chef è nera, la lettera del gestore

L’episodio, riportato dal Giornale di Sicilia, è stato denunciato sui social da Carmelo Roccaro, presidente della cooperativa sociale Al Karhub che gestisce il ristorante Ginger People&Food. Roccaro, dopo aver ascoltato il racconto della cameriera, ha provato a raggiungere la donna che si trovava insieme al marito, ma i due sono andati via in auto senza avere un confronto.

A seguito di quanto accaduto, Roccaro ha scritto un post su Facebook intitolato “Lettera ad una sconosciuta”, di cui in seguito riportiamo un estratto:

“Dopo qualche minuto ti ho visto alzare da tavola, disturbata, e dirigerti verso l’uscita. Ti sono venuto incontro per capire cosa stesse succedendo ma non mi hai degnato di uno sguardo e, alquanto seccata, non hai neanche risposto al mio saluto e sei andata via, così. Karima mi guardava con gli occhi sgranati e a bocca aperta dicendomi “Dopo avere visto il menù la signora mi ha chiesto se per caso la proprietaria del ristorante fosse una signora di colore. E alla mia conferma si è alzata dicendo che non voleva più cenare qui”.

“Io non conosco chi sei, la tua storia, i tuoi problemi e non oso nemmeno giudicarti – continua – . So solo che ho sentito una grande tristezza nel cuore. Ieri sera ho preso consapevolezza di quanto profondo e radicato sia questo sentire che emerge dal lato oscuro delle persone. Ma, ti sembrerà strano, ieri io ti ho anche ammirato. Ti ho ammirato perché hai avuto la coerenza di dire quello che tante persone, concittadini, amici pensano ma non hanno il coraggio di ammettere”.

“Non importa – aggiunge – se si tratta di spazzatura, ma lo hai detto, hai fatto uscire quello che si nasconde dentro di te, sei stata, a tuo modo, sincera. Perché, vedi, noi ci siamo proprio perché esistono persone come te, e non ci disturbano i commenti del tipo “U vidisti? Dintra a cucina su tutti nivuri” o i “negri!” urlati dalle auto in corsa davanti al nostro ristorante”.

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