Fratelli d’Italia ha presentato al Senato un nuovo disegno di legge che modifica le conseguenze civili dell’eccesso colposo nella legittima difesa, senza incidere sull’aspetto penale. L’obiettivo è chiarito nel testo: «La violenza non paga» – chi ha minacciato con armi o usato violenza non potrà chiedere al cittadino che si difende alcun risarcimento.
Nel dettaglio, il ddl 1532 (a firma del senatore Raffaele Speranzon di FdI) introduce due novità fondamentali:
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Esclusione totale del risarcimento: l’aggressore che ha usato armi o violenza grave non potrà ottenere alcun risarcimento civile, anche se la reazione difensiva fosse stata eccessiva per colpa.
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Riduzione del risarcimento: negli altri casi d’eccesso colposo, l’eventuale risarcimento sarà modulato in base al “concorso di colpa” dell’aggressore.
Il ddl interviene sugli articoli 2044 del Codice Civile e 185 del Codice Penale, rafforzando la protezione civile di chi si difende in situazioni di imminente pericolo. Secondo i proponenti si tratta di un “riequilibrio”: si amplia la tutela di chi reagisce, limitando le pretese risarcitorie di chi era nel torto.
La proposta riprende l’impianto della legge del 2019, che aveva rafforzato la legittima difesa domiciliare, allargando la presunzione di proporzionalità, ma salvaguardando comunque i diritti dell’aggressore in sede civile. Ora, FdI mira a colmare quella “lacuna” regolamentare, eliminando ogni protezione risarcitoria per chi minaccia con violenza o armi.
Il testo è ora all’esame del Senato. Se approvato, la riforma cambierebbe sostanzialmente il rapporto tra diritto penale e diritto civile in materia di legittima difesa.