La malattia è il lato notturno della vita, una cittadinanza più costosa. A tutti noi, alla
nascita, è concessa la doppia cittadinanza, quella del regno dei sani e quella dei malati.
Susan Sontag
La malattia come metafora
Una lettera piena d’amore quella che i familiari di Luigi Di Mattia, hanno voluto affidare alla nostra redazione ad un mese dal decesso del loro caro. Luigi, noto consulente tecnico esperto in infortunistica stradale, era amato da tutti in particolare dalla sua famiglia.
“È passato poco, ma sembra tanto tempo, dalla grande perdita di Luigi Di Mattia. La sua famiglia, sua moglie -Susana, e i suoi figli – Angela e Francesco vogliono dedicargli alcune parole dolci, con l’amore costruito insieme, da ascoltare con le lacrime del proprio cuore, facendo eco all’amore e alla nostalgia vissuta. Un marito e un padre che rimane sempre nelle loro vite, cosí come, in ogni angolo della casa, Napoli e Barcellona, e dove il suo odore e la sua memoria cancellano il vuoto che resta, quando arriva una brutta malattia, come un cancro in questo caso, e colpisce una vita umana, la vita di un essere prezioso, umile e gentile; a un grande uomo, marito e padre, il nostro grande uomo.
E come potrebbe l’amore rivendicare la propria realtà, da parte di ciascuno di noi, governata dala pura realtà, pur sapendo o non sapendo cosa possa esistere dopo la morte, rapporto che desideriamo continuare ancora, giorno dopo giorno, tra di noi, in quell’altra dimensione, non più fisica ma spirituale, per unirci e riconoscerci come la famiglia che non abbiamo mai abbandonato e che continueremo ad essere, perché l’abbiamo costruita con
tutto il nostro corpo e passione. Quindi al di là di ogni buona o cattiva volontà di altre persone esterne a noi, che così come si forma oggi l’umanità, in tutte le sue sfaccettature, a volte capita che facciano del gran male. È come, accaso non capiscono che oltre ad una perdita così grande, noi tre, e il padre di Luigi, siamo colpiti nel profondo delle nostre ossa da tanto dolore.
Cos’altro possiamo dire che l’amore trionferà sempre nella maestosa intimità di tutti noi, e che ti amiamo tanto caro Luigi. Moglie, figli e suo papà.
Tornare a casa senza di te.
Lo sguardo non riesce a contenere una linea retta, sprofonda nel pianto.
Il vuoto stringe l’anima, ed esausta percorro l’orizzonte da un luogo all’altro, ancora per
un po’ e forse anche effimeramente. Per salvarmi
l’odore della tua pelle resta in ogni angolo della casa. Il ricordo e la parola attenta mai
mancata.
Grazie sempre, Gino”.
Susana Pérez Civit, Àngela di Mattia Pérez, Francesc Di Mattia Pérez
e Francesco Di Mattia