È morto Maurizio Costanzo. Addio al giornalista, conduttore tv, autore e sceneggiatore aveva 84 anni. È deceduto venerdì a Roma. Quarant’anni per uno show televisivo sono un record probabilmente irraggiungibile per chiunque, eppure Maurizio Costanzo li ha annunciati con un semplice “vabbè”, come fosse una cosa di tutti i giorni.
LA STORIA DEL MAURIZIO COSTANZO SHOW
Il conduttore ha continuato a dirigere con l’abilità di saper cogliere ogni spunto che possa far discutere o entusiasmare il suo pubblico, che a tratti sembra la curva di uno stadio più che la platea di un programma tv. Dalla pandemia al gossip, dalla guerra alla musica, il suo spettacolo è il regno dell’infotainment, informazione e intrattenimento. “Dopo 12 anni torno al Parioli”, ha esordito Costanzo aprendo la puntata della 40/a edizione.
Da lì ha dato il via il 14 settembre del 1982, prima su Rete 4 e poi sulla rete ammiraglia Mediaset, allo show più longevo del piccolo schermo, scrivendo pagine di storia della televisione. Da Giulio Andreotti a Francesco Cossiga, da Silvio Berlusconi a Massimo D’Alema, tutti i grandi politici sono saliti su quel palco. Star del cinema come Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Monica Vitti, Paolo Villaggio, Massimo Troisi, Sophia Loren, Alberto Sordi, ci sono passate. Così come artisti del calibro di Carmelo Bene, Andrea Camilleri, Alda Merini e Fernanda Pivano.
L’ATTENTATO CONTRO IL CONDUTTORE TV
Tanti personaggi sono figli di quello show, come Vittorio Sgarbi, Platinette o Giampiero Mughini. Costanzo ha chiamato anche i magistrati Borsellino e Falcone e la lotta alla mafia è stata uno dei punti fermi della trasmissione. Non a caso a via Fauro, a due passi dal teatro, il conduttore fu vittima di un attentato mafioso nel 1993. Michele Santoro, che nel 1991 diede vita alla maratona evento Mediaset-Rai con Costanzo dopo la morte di Libero Grassi, ha ripercorso quella giornata.