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Mario Draghi al telefono con Putin: “Gli ho chiesto di incontrare Zelensky, Italia come garante”

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Mario Draghi ha concluso la telefonata con il leader del Cremlino. Il confronto tra il Premier e Putin è durato un’ora e ha toccato vari punti. Mario Draghi ha reso noto l’andamento del confronto con Putin rispondendo ai quesiti della stampa estera.

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Parole precise e forti quelle di Mario Draghi al leader russo: “Presidente Putin, la chiamo per parlare di pace“. Così l’ex capo della banca centrale europea parla all’uomo che sta terrorizzando la scena politica mondiale, nel confronto telefonico tenutosi anche per sopperire al mancato incontro di Mosca. Più di un mese fa a i due avrebbero dovuto incontrarsi a Mosca, ma l’invasione dell’Ucraina ha complicato gli eventi. Dall’inizio della guerra i rapporti della Russia con i suoi principali partner europei si sono allentati.

Le parole di Draghi

Il confronto tra i due si è basato su vari punti: si va dalle problematiche energetiche ai patti e negoziati di pace. “Ho espresso la mia convinzione che per risolvere nodi cruciali serve un incontro con Zelensky che lo sta chiedendo dall’inizio. E Putin mi ha risposto che tempi non maturi. Uno dei punti di Putin è che ci sia piccoli passi avanti nei negoziati” spiega Mario Draghi alla stampa. Il premier fa sapere inoltre che l’Italia è stata richiesta “come garante da Russia e Ucraina per l’attuazione di eventuali clausole negoziali“. Precisa però Draghi che “Il contenuto esatto di queste garanzie è presto per definirlo, dipenderà dal risultato dei negoziati“. Fa poi il punto sui negoziati in corso e spiega: “le posizioni delle due parti si sono un po’ avvicinate” ma il premier si mantiene “cauto” e spiega “c’è ancora molto scetticismo“. “Le sanzioni funzionano, alla pace si arriva se l’Ucraina si difende, altrimenti non si arriva alla pace” precisa il Premier Draghi.

Il ringraziamento alla stampa

Mario Draghi spiega di aver ribadito l’impegno dell’Italia nella collaborazione per costruire un percorso di pace, la disponibilità Italiana “è stata accolta e la telefonata si è conclusa con l’intenzione di mantenersi in contatto“. Nonostante la disponibilità di Putin al confronto telefonico, le bombe continuano a cadere su civili e non e la guerra non si arresta. Mario Draghi ha infatti precisato quanto sia importante il cessate il fuoco per garantire la protezione dei civili.

Per quanto riguarda invece le problematiche energetiche “i contratti esistenti rimangono in vigore” e qui cita Putin Draghi mentre spiega. “La spiegazione di come si fa a mantenere il pagamento in euro o in dollari e soddisfare allo stesso tempo l’indicazione russa per il pagamento in rubli, è stata una spiegazione molto lunga. Quello che ho capito è che la conversione dal pagamento in euro o in dollari ai rubli è un fatto interno alla Federazione russa” continua poi.

Ringrazia poi la stampa Draghi: “Vorrei ringraziare per l’invito e tutti voi per il lavoro che fate, siete occhi e orecchie sull’Italia, il vostro ruolo è fondamentale“.

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